Completato il riconteggio delle schede: notevoli criticità, rischio ritorno alle urne ad Agropoli

«Quando in un seggio mancano 13 schede elettorali, autenticate e votate, è inutile parlare di colpa o dolo, è inutile proprio parlare»

Ernesto Rocco
Raffaele Pesce

In un seggio mancavano 13 schede, in altri c’erano errori su schede votate e vidimate. Ma non solo: nell’aprirle nuovamente è emersa la presenza di voti “disgiunti” considerati nulli che probabilmente potevano essere convalidati. A subire il danno sarebbe principalmente il candidato della lista Liberi e Forti, Raffaele Pesce, che per poche centinaia di voti non ha raggiunto il ballottaggio contro la corazzata a sostegno di Roberto Mutalipassi.

Riconteggio delle schede: la situazione

Queste alcune delle incongruenze emerse durante il riconteggio delle schede disposto dal Tar ed eseguito dal personale della Prefettura di Salerno. Le criticità nelle operazioni di scrutinio, già evidenziate dalla commissione elettorale all’indomani del voto, paiono addirittura maggiori rispetto a quelle contestate nel ricorso al Tar. Per questo i legali dei ricorrenti (il gruppo Liberi e Forti), Antonello Scuderi e Elio Cuoco dovranno presentare ai giudici amministrativi motivi aggiunti a sostegno delle loro tesi che vorrebbe il ritorno alle urne.

Attesa per la decisione del Tar

La decisione potrebbe arrivare a febbraio quando è convocata la prossima udienza del Tar, anche se proprio a causa delle notevoli criticità riscontrate durante il riconteggio potrebbe esserci uno slittamento della decisione. Spetterà intanto al Vice Prefetto relazionare sulle attività di verifica.

Il commento

«Quando in un seggio mancano 13 schede elettorali, autenticate e votate, è inutile parlare di colpa o dolo, è inutile proprio parlare. Un esempio a caso, uno per tutti. La democrazia è fatta di responsabilità, ho cercato semplicemente di onorarle». Così Raffaele Pesce, consigliere comunale.

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