Controlli antibracconaggio: scattano le sanzioni

Controlli sulla regolarità della caccia e sulla corretta tenuta degli animali d'affezione, scattano le sanzioni. Grave episodio nel salernitano: proiettili raggiungono abitazione

Emilio Malandrino
Controlli Antibracconaggio
Controlli Antibracconaggio

Proseguono le attività delle guardie Zoofile Ambientali dell’Accademia Kronos e dell’Enpa. Gli operatori nel weekend hanno posto in essere controlli antibracconaggio contro l’abbandono o la detenzione irregolare di animali d’affezione.

Controlli antibracconaggio: le attività

L’operazione ha preso il via alle prime luci dell’alba di ieri. Ha interessato i territori dei comuni di Eboli, Serre, Altavilla Silentina ed Albanella.

I controlli antibracconaggio hanno interessato numerose persone intente a cacciare presso alcuni laghetti destinati alla caccia da appostamento fisso. Verifiche anche a numerose aziende in cui erano presenti cani padronali detenuti in condizioni inidonee.

Le sanzioni

Al termine dei controlli sono state contestate sanzioni per non aver annotato la giornata di caccia sul tesserino regionale, la mancata annotazione dell’avifauna abbattuta, la mancata raccolta dei bossoli, l’abbattimento di esemplari appartenenti a specie protette per il solo gusto di sparare ma anche la detenzione di cani privi di microchips.

Ad alcuni proprietari di cani sono state fornite alcune indicazioni che in caso di inottemperanza porteranno alla denuncia per il reato di maltrattamento animali.

L’episodio di Sarno

Un grave episodio, durante altri controlli antibracconaggio eseguiti in provincia di Salerno, si è registrato a Sarno e precisamente in Via Bracigliano a ridosso dell’area parco.

Durante una battuta a caccia a cinghiale dei cacciatori hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco con cartucce a piombo unico che hanno raggiunto l’interno di alcune abitazioni dopo averne rotto i vetri.

In merito a tale episodio, il Presidente dell’Associazione Provinciale Accademia Kronos, Alfonso De Bartolomeis, dichiara: “Purtroppo non è il primo episodio del genere, si tratta di un gesto inconsulto che evidenzia come sempre più spesso le armi siano detenute da persone non in grado di saperle usare e che pur di sparare non si preoccupano del rischio a cui espongono ignari cittadini. Quanto accaduto oggi è molto grave perchè si tratta di armi e munizioni in grado di coprire una gittata anche superiore ad un chilometro”. Spero vivamente che le Forze dell’Ordine avviino approfondite indagini per identificare la squadra di cacciatori che è stata autorizzata alla caccia al cinghiale in tale zona, chi fossero i componenti presenti stamane e verificare chi di loro abbia eventualmente sparato. La nostra Associazione nei prossimi giorni predisporrà specifici controlli in tali aree unitamente alle Forze dell’Ordine per contrastare tale fenomeno”.

I controlli antibracconaggio e per la tutela degli animali proseguiranno anche nei prossimi giorni.

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