Parroco chiede sequestro del presepe, giudice si riserva la decisione

Maria Emilia Cobucci
Convento di San Francesco

Nulla è stato deciso in merito al sequestro o meno del Museo presepe “Logos” che dallo scorso sabato è stato installato, in maniera permanente, all’interno del Monastero di San Francesco di Paola a Vibonati. Il Giudice del Tribunale di Lagonegro, che si sarebbe dovuto pronunciare nel corso della giornata di ieri, ha rinviato la decisione prendendosi qualche altro giorno per deliberare. Nulla di fatto per il momento.

Sequestro del presepe presso il Monastero di San Francesco. Il caso

La scure dell’eventuale sequestro  pende ancora su uno dei Presepi che di diritto potrebbe entrare nel guinness dei primati e che può rappresentare un volano per l’economia del Comune di Vibonati.

Una questione che da giorni tiene banco nel Golfo di Policastro. Il caso vede contrapposti l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Manuel Borrelli e il parroco Don Martino Romano. È stato proprio quest’ultimo a chiedere al Tribunale di Lagonegro il sequestro “ad horas” dell’opera presepiale installata nel Monastero. La proprietà dell’edificio risulta contesa ormai da diverso tempo tra la Curia e il Comune.

La mostra

Intanto i 1300 mq di area destinata all’esposizione del presepe “Logos”, che racchiude le principali tappe della vita di Gesù attraverso 27 scene diverse, sono stati inaugurati dal Sindaco Borrelli e dall’imprenditore Carmine Cardinale, promotore dell’iniziativa.

Bisognerà aspettare però i prossimi giorni per capire se l’opera da record potrà essere visitata tutti i giorni da coloro che si recheranno a Vibonati, per ammirare le sue bellezze, come voluto dal Sindaco Borrelli Oppure l’esposizione dovrà lasciare il Monastero di San Francesco come richiesto da Don Martino Romano.

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