Accusato di abuso d’ufficio: assolto responsabile ufficio tecnico di Perdifumo

Redazione Infocilento
Il Tribunale di Vallo della Lucania

Responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Perdifumo assolto dall’accusa di abuso d’ufficio perché il fatto non sussiste. I fatti risalgono al 2018 e traggono origine da un atto di pignoramento presso terzi effettuato e notificato da un dipendente del CORISA4 al Comune di Perdifumo.

Assolto dall’accusa di abuso d’ufficio: il caso

L’uomo lamentava un credito di oltre 45mila euro. Al contempo l’operaio aveva sporto denuncia contro il funzionario comunale per abuso d’ufficio e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, provocandogli un ingiusto danno patrimoniale e notevoli difficoltà economiche per un lungo periodo di tempo.

Secondo la ricostruzione della vicenda del dipendente del CORISA4, accolta in sede di indagini preliminari anche della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, il Responsabile dell’ Ufficio Tecnico del Comune di Perdifumo, nello svolgimento delle sue funzioni, avrebbe preferito liquidare prima un altro soggetto per un credito di circa 15.000,00 euro rispetto alla richiesta pervenuta dallo stesso lavoratore per un credito  di oltre 45.000,00 euro.

Il processo

In sede di istruttoria dibattimentale davanti al Tribunale Collegiale Penale di Vallo della Lucania, composto dal Presidente Dott. Mauro Tringali, Giudici a Latere Dott.ssa Setta e Dott.ssa Vernetti, è emersa l’infondatezza della notizia di reato. Ciò per la mancanza di prove inerenti l’elemento soggettivo ed oggettivo della fattispecie di reato contestata all’imputato.

A seguito dell’esame della persona offesa, dei testimoni e dell’imputato, è stato ampiamento dimostrato che non sussisteva nessun tipo di rapporto e di conoscenza tra i tre soggetti interessati alla vicenda. Di conseguenza nessun tipo di ingiusto vantaggio patrimoniale o di danno ingiusto è stato arrecato nei confronti della presunta persona offesa.

Pertanto, all’esito dell’udienza di discussione finale, gli Avvocati Diego Tajani e Gianluca Lembo, difensori di fiducia dell’imputato, hanno ottenuto sentenza di assoluzione con formula piena perché il fatto non sussiste.

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