«Via Magna Graecia, esempio del fallimento di un sindaco che spende e non risolve nulla»

Emilio Malandrino
Via Magna Graecia Paestum

Dopo Italia al Centro e Lega, anche l’associazione Città Libera di Capaccio Paestum interviene sui lavori in via Magna Graecia e sugli allagamenti registrati nei giorni scorsi. I lavori realizzati per il restyling di una delle principali arterie cittadine non hanno risolto le criticità.

Allagamenti a Capaccio, lavori in via Magna Graecia sotto accusa

Dura le accuse all’amministrazione Alfieri che «investe milioni di euro per opere, all’apparenza fantasmagoriche, ma che analizzate mettono in mostra criticità, sia tecniche che economico-finanziarie. Tali interventi impattanti sul territorio, per come affrontati, ci autorizzano a preoccuparci non solo per la loro realizzazione presente ma anche per l’impegno economico a cui le future amministrazioni dovranno adempiere. Allo stato dei fatti, temiamo anche per via Italia ’61».

Il progetto

Al momento i lavori in via Magna Graecia sono fermi poiché, al fine di risolvere il problema degli allagamenti a Borgonuovo, l’Ente ha predisposto un nuovo progetto che è in attesa di autorizzazione da parte della Regione.

«La storia di questo progetto è ben nota a tutti. L’Amministrazione Palumbo – tra l’altro – aveva previsto l’ubicazione del marciapiede ad est della strada e non ad ovest come realizzato; con l’obiettivo di lasciare inalterate le aree di parcheggio della località Borgonuovo. Purtroppo, la smania di demolire a tutti i costi il passato e lo sbandieramento di dubbie capacità di stravolgere il futuro, ci restituiscono una fotografia pessima di questo intervento. Capaccio Scalo e Borgonuovo sono le località più deturpate. Capaccio Scalo ha dovuto assistere, inerme, al disfacimento totale della pavimentazione in porfido e dei cordoli in pietra lavica: materiali pregiati ed idonei al rispetto dei luoghi, sostituiti da betonelle di dubbio gusto e di altrettanta dubbia qualità». Così dicono dall’associazione Città Libera.

«Prima di pensare all’estetica, se di estetica si può parlare guardando betonelle e panchine da paesaggio industriale, non sarebbe stato opportuno prevedere la realizzazione di una adeguata rete di raccolta e smaltimento di acque meteoriche al fine di evitare gli allagamenti già ben noti in località Borgonuovo?», si chiedono dall’associazione Città Libera mettendo in evidenza tutta una serie di criticità del progetto che hanno portato, probabilmente, agli allagamenti registrati a Capaccio.

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