Sapri, punto nascita a rischio chiusura: «Si accorpi a Vallo»

Maria Emilia Cobucci
Ospedale di Sapri

Il punto nascita dell’ospedale di Sapri rischia seriamente la chiusura, entro la fine dell’anno. A lanciare l’allarme il gruppo di minoranza, SiAmo Sapri, che in una nota chiede interventi urgenti all’amministrazione comunale e soprattutto la convocazione di un consiglio comunale sul caso.

Punto nascita di Sapri: la nota della minoranza

«Sappiamo tutti – si legge nella nota – che il termine del 31 dicembre 2022 riproporrà nuovamente l’annosa questione del punto nascita e considerato che i requisiti previsti dal Decreto Balduzzi costituiscono una ghigliottina per tutti gli ospedali del territorio, sarebbe auspicabile muoversi verso una proposta di accorpamento di Sapri e Vallo della Lucania in favore di Sapri».

Una proposta, quest’ultima, motivata da una «contiguità territoriale e per facilitare le vie di collegamento e comunicazione». Di qui la richiesta di affronare la questione nel prossimo consiglio comunale, di dare informazioni chiare ai cittadini e di prendere con la comunità i dovuti impegni.

Il gruppo consiliare SiAmo Sapri, inoltre, auspica che la chiusura del punto nascita non possa essere «l’anticamera di ulteriori depotenziamenti».

Le altre iniziative

Della questione si sta interessando anche il vicino comune di Vibonati pronto ad intervenire facendo voti alla regione Campania affinché faccia la sua parte per evitare il depotenziamento dell’ospedale dell’Immacolata e in particolare per evitare la soppressione del punto nascita di Sapri.

Ora anche il gruppo di minoranza di San Giovanni a Piro “Liberi di scegliere” ha chiesto che sul caso si esprima il consiglio comunale e ha sollecitato anche l’intervento dei parlamentari eletti sul territorio.

Già negli anni scorsi il rischio chiusura del punto nascita di Sapri scatenò polemiche e proteste da parte dell’intera comunità del Golfo di Policastro.

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