Raccolta rifiuti a Vibonati: operai senza stipendi. Cisl presenta dossier

Fiorenza Di Palma
Raccolta rifiuti

La Fit Cisl Salerno in campo per il recupero delle spettanze dovute ai lavoratori del cantiere di Vibonati impegnati nella raccolta dei rifiuti. Il sindacato ha scritto ai vertici del Comune, guidato dal sindaco Manuel Borrelli, all’Ispettorato del Lavoro provinciale e alla ditta che gestisce l’appalto.

Raccolta rifiuti a Vibonati: il commento dei sindacati

All’appello mancano le retribuzioni di agosto e settembre, oltre che della quattordicesima come previsto dal contratto di categoria “Fise-Ambiente” che viene assunto nel Capitolato Speciale d’Appalto“, ha detto Massimo Stazione, segretario della Fit Cisl Salerno.

Come organizzazione sindacale rimaniamo interdetti ed oltremodo confusi in quanto ci è stato comunicato che si è in regola coi pagamenti. Sentire questo, però, è assolutamente fuori luogo oltre che incomprensibile, e presumibilmente falso e mendace. Ai lavoratori dipendenti non è stata consegnata la busta paga di agosto e settembre, oltre che alla quattordicesima”, rivelano dal sindacato.

Le criticità per i lavoratori

Ma non finisce qui, ci sono altre criticità per gli operatori della raccolta rifiuti a Vibonati. “Agli stessi lavoratori, alcun pagamento è stato effettuato, fosse a mezzo assegno di istituto di credito piuttosto che a mezzo bonifico sul conto corrente di ciascun lavoratore. All’Ispettorato del Lavoro abbiamo inviato l’ultimo listino paga riferito al periodo di retribuzione, relativo al luglio scorso. Da questo si potrà verificare l’impossibilità da parte di chi legge a reperire informazioni come il contratto di categoria di riferimento, il contratto per cui sono riferiti i livelli di inquadramento indicati per ciascun lavoratore, l’effettiva conformità tra le tabelle parametrali del contratto di riferimento e la retribuzione riconosciuta ai lavoratori della General Enterprise”.

Di qui l’appello per gli operai della raccolta rifiuti. “Come sindacato chiediamo di accertare tutto questo e normalizzare definitivamente le argomentazioni trattate nell’interesse unico della legalità e della dignità dei lavoratori”, conclude Stazione.

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