Eboli: “Il randagismo e l’abbandono necessitano di azioni concrete”, i dettagli

Silvana Scocozza

Nunzia Triggiano, presidente di CasaHope: “Il randagismo e l’abbandono sono fenomeni che necessitano di soluzioni concrete”.

Siamo ad Eboli, la presidente lo ha messo nero su bianco. Ha affidato il suo sfogo ad una nota e ha immediatamente calamitato l’attenzione sia di numerosi cittadini che di associazioni animaliste e del terzo settore.

Lei è Nunzia Triggiano, presidente di CasaHope, una associazione di volontariato che da anni in maniera attiva si occupa di randagi e di abbandoni e sul territorio comunale ebolitano ha avviato numerose attività e collaborazioni.

Non le manda certo a dire, non lo ha mai fatto, e questa volta rispetto alla situazione del randagismo e dell’accalappiamento, in territorio comunale ebolitano, scrive una lunga nota frutto di amarezza e delusione.

È impensabile. Mandare cani in canile è qualcosa che fa voltare lo stomaco. Ancora più contro natura mandare i cuccioli in canile”, scrive la Triggiano.

Specie quando poi magari non sono nemmeno randagi, hanno solo 30 giorni e nessuno si accerterà mai se in quel terreno c’è una mamma da sterilizzare.

Intanto le settimane passano. Tutto fermo. Nessuno ascolta il nostro grido di aiuto. Se non avessimo creato la nostra sede (che manteniamo a nostre spese e con le donazioni di amici e parenti), abbiamo potuto riprenderli ed accoglierli, altrimenti questi cuccioli in canile sarebbero già morti.Come sono morti gli altri che nemmeno sapevamo fossero entrati lì”, accusa.

E poi la sferzata a chi, a livello amministrativo, avrebbe dovuto garantire altro. “Vedo solo fumo intorno a castelli di sabbia già caduti.

Vedo un canile lontano 150 km dove i nostri cani sono fantasmi in attesa di nulla. Tempo fa qualcuno era venuto nella nostra sede a fare promesse – scrive la Trigiano -. Logicamente quando si cercano i voti, ci si infila ovunque”.

Delusione, amarezza, rabbia. La questione del randagismo e dell’abbandono di animali sul territorio necessita di essere affrontata in maniera concreta tenendo nel conto anche la collaborazione che può arrivare dalle associazioni di volontariato che molto spesso, più di chiunque, conosco la realtà dei fatti.

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