Agropoli in festa per San Francesco, tra storia e leggenda | VIDEO

Roberta Foccillo
Scoglio di San Francesco ad Agropoli

Il legame tra Agropoli e San Francesco è antico è consolidato; fin dalla fondazione del Convento che, fronteggiando la rupe e il promontorio, insieme con la chiesa della Madonna di Costantinopoli, sembra abbracciare il porto e la marina.

4 ottobre: ecco il programma per i Solenni festeggiamenti di quest’anno ad Agropoli in onore di San Francesco

Anche quest’anno, la Comunità Cristiana di Agropoli ricorderà il Santo Patrono d’Italia con una serie di iniziative volte a promuoverne la devozione e lo spirito.

Domani, 4 ottobre, giorno della festa, i festeggiamenti inizieranno alle 06:00 con la Messa dell’Aurora, il programma proseguirà con le Sante Messe alle 07:00/ 08:00/ 09:30.

Alle 10:00 la Benedizione degli animali

Ore 10:00 la tradizionale Benedizione degli animali sul piazzale antistante della Chiesa. Alle ore 11:00 Angelus e suono delle campane. Nel pomeriggio, alle 18, Corona francescana e la Santa Messa presieduta da Don Vincenzo Gallo, Responsabile Regionale Adulti di Azione Cattolica.

Al termine della Messa, processione con la venerata effige del Santo che percorrerà le vie San Francesco, Via Amendola, C.so Garibaldi, P.zza Vittorio Veneto, Via Pio X, Via Colombo, P.zza della Repubblica, Via S. Felice, Via Piave, C.so Garibaldi, Via Mazzini, P.zza della Mercanzia, Via Riviera Antonicelli, Via Salecaro, Via S. Francesco.

Quest’anno, poi, è un anno importante perché segna gli 800 anni dalla venuta di San Francesco ad Agropoli datata 1222; in quell’occasione, il Santo, incontrò, in quello che all’epoca era un antico borgo di pescatori, San Daniele Fasanella, poi divenuto suo seguace.

È stato inaugurato, per l’occasione, anche uno speciale anno giubilare con l’apertura della Porta Santa. Tante sono le iniziative in programma per questi mesi che segnano un forte segnale di fede e devozione.

La storia dell’arrivo di San Francesco ad Agropoli e lo scoglio a Trentova

Si narra che il Santo arrivò ad Agropoli a bordo di una piccola imbarcazione sospinta tra le onde dalle robuste braccia di un pescatore. Approdato sulla spiaggia intese subito iniziare a predicare accorgendosi però ben presto dell’indifferenza nutrita nei suoi confronti dalle genti locali, ormai quasi irrimediabilmente «scristianizzate» per il lungo dominio saraceno.

Il frate d’Assisi decise quindi di ritirarsi in preghiera presso uno sperone roccioso affiorante a pochi metri dalla spiaggia di Trentova, dove, come si legge in uno scritto dello storico Costantino Gatta del 1732, «predicando accorse una gran moltitudine di pesci, quasi ascoltarlo volessero; qui profetizzò quindi, che quello scoglio che servito l’aveva da pulpito, benché col tempo sarebbe mancato molto della sua grandezza, con tutto ciò le acque non l’avrebbero mai superato».

A ricordo di questo miracoloso e straordinario evento, sulla roccia è stata istallata una croce ben visibile da mare e da terra. Fino agli anni ’60 lo scoglio di San Francesco è stato meta di pellegrinaggi dei fedeli che attribuivano all’argilla da esso ricavabile proprietà miracolose.

Intervista allo storico Prof. Antonio Infante sulle origini del culto

Abbiamo intervistato il Prof. Antonio Infante che, come sempre, ci ha accompagnato in un viaggio bellissimo alla scoperta delle origini del culto di San Francesco.

Sebbene oggi molte tradizioni legate al culto del santo siano venute meno, il 4 ottobre in tanti continuano a rendere omaggio al «poverello d’Assisi» presso la chiesa a lui dedicata.

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