Donne vittime di violenza: a Capaccio apre la prima casa rifugio

Emilio Malandrino
Casa rifiugio per donne vittime di violenza

Apre a Capaccio Paestum, in località Ponte Barizzo, la prima Casa Rifugio dedicata all’accoglienza di donne vittime di violenza con i rispettivi bambini. Il taglio del nastro è fissato per il prossimo primo ottobre, alle ore 16, presso l’istituto delle suore “Piccole Operaie dei Sacri Cuori.

La Casa Rifugio per le donne vittime di violenza a Capaccio

La Casa Rifugio è stata realizzata dall’associazione Il Cortile APS, presieduta da Barbara Graziani, insieme al Piano di Zona S7. L’obiettivo è quello di aiutare e garantire la giusta assistenza alle donne vittime di violenza, creando i presupposti per garantire loro una nuova opportunità di vita e restituendo dignità, forza e voce.

I servizi

La struttura, infatti, accompagnerà le donne vittime di violenza verso l’indipendenza e la libertà, assicurando loro i giusti strumenti per uscire dalla stretta del dolore e superare l’abisso nel quale sono sprofondate. A loro disposizione sostegno legale, supporto psicologico, assistenza nell’accesso ai servizi di orientamento alla ricerca lavorativa. La parte legale è affidata all’esperta familiarista, avv. Lina Mastia, che lavorerà in sinergia con le altre figure professionali, per aiutare le donne nel percorso di fuoriuscita dai maltrattamenti e nel processo di conquista della completa autonomia, soprattutto economica.

I dati

Una rapporto ISTAT sui Principali risultati delle indagini condotte sulle Case rifugio per le donne maltrattate e sui Centri antiviolenza ha evidenziato che nel 2020 sono state 54.609 le donne che hanno contattato almeno una volta i Centri antiviolenza. 3.964 in più rispetto al 2019. A seguito di questo boom di chiamate, causa il periodo di lockdown, nel 2020 è cresciuta l’offerta di servizi sia dei Centri antiviolenza (CAV) sia delle Case rifugio.

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