Vendemmia 2022: uva di qualità e aumento della produzione, ma preoccupano i costi

Gennaro Maiorano

Arriva il tempo della vendemmia 2022 ma per le aziende campane non mancano preoccupazioni. A fornire un quadro dell’annata vinicola sono i dati diffusi da Ismea, Assoenologi e Uiv. Previsto un incremento della produzione per la vendemmia al momento in corso del 4%.

Vendemmia 2022, aumenta la produzione ma anche i costi

Numeri accolti positivamente da Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania che parla di «Un dato positivo che fa sicuramente ben sperare, ma senza dimenticare che c’è ancora tanta strada da fare per la creazione di valore».

I problemi all’orizzonte riguardano i costi di produzione. La vendemmia 2022 imporrà aumenti del 35%. «Un colpo pesante che non può essere scaricato verso il basso, con il conto tutto sulle spalle dei viticoltori», dicono da Coldiretti. Come affrontare allora il problema? Per Masiello «C’è bisogno di un lavoro intenso sulla crescita dei vini campani sul mercato nazionale ed estero, così come occorre investire in nuove tecnologie, sulla transizione ecologica e sul contrasto ai cambiamenti climatici. Per fare questo dobbiamo spingere sulla cooperazione e sulle filiere».

La nuova annata

Problemi dovuti agli aumenti dei costi a parte, i rapporti sulla vendemmia 2022 ci parlano di un’annata positiva anche grazie al clima. Quest’anno è stato caratterizzato da una stagione invernale piuttosto calda, con temperature al di sopra della media che si sono protratte fino agli inizi di aprile, con brevi pause di correnti di aria più fresche e precipitazioni concentrate in pochi giorni. Ciò non ha determinato stress idrico per la vite. Il germogliamento è infatti avvenuto con regolarità nella prima decade di aprile, seguito da un’ottima allegagione.

Non solo: la buona escursione termica delle temperature ha dato un contributi positivo delle uve. Insomma la vendemmia 2022 per qualità e quantità può considerersi positiva.

La situazione in Campania

In Campania c’è una superficie vitata di oltre 24mila ettari. Il 35% in montagna, il 51% in collina, la parte restante in pianura. Lo scorso anno la Campania ha prodotto 1,4 milioni di ettolitri di vino, poco più della metà imbottigliata con marchi a denominazione d’origine.

Il più della produzione è di vini rossi e rosati (60%). La parte restante sono i vini bianchi. La provincia di Salerno è terza per produzione (13%), dietro il beneventano (41%) e l’avellinese (29%). Caserta si attesa oltre il 9%, Napoli supera l’8%. Buona vendemmia 2022 a tutti!

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