Sanità: a Polla a rischio la rete oncologica a Vallo «situazione drammatica»

Ernesto Rocco
Simone Valiante

Nessuna buona notizia sul fronte della sanità nel Vallo di Diano. La riorganizzazione della rete oncologica, infatti, potrebbe portare ad una parziale esclusione dell’ospedale Luigi Curto di Polla. La notizia filtra grazie ad un documento interno che contiene l’elenco provvisorio dei presidi inseriti nella rete oncologica e basato su verifiche annuali e triennali delle strutture pubbliche e di quelle accreditate.

Sanità: Polla rischia esclusione da rete oncologica

Polla potrebbe subire un notevole ridimensionamento, restando autorizzato a compiere solo interventi su colon e del retto. Per tutte le altre patologie tumorali sarà necessario rivolgersi altrove.

Una notizia che non ha mancato di provocare polemiche visti i buoni risultati raggiunti nell’ultimo triennio. Sembrerebbe, però, che l’Asl Salerno faccia riferimento ad un periodo precedente, come parametro di valutazione, addirittura al 2017, quando a Polla mancava addirittura un primario per il reparto di medicina generale.

La situazione a Vallo della Lucania

Se Polla piange Vallo della Lucania non ride. Il presidio ospedaliero da tempo è costretto a far fronte a notevoli criticità, dalla carenza di personale alla chiusura della mensa.

Sul caso è intervenuto l’ex deputato Simone Valiante. «A Vallo della Lucania nessuno parla più di sanità perché evidentemente le difficoltà ormai drammatiche dell’Ospedale, non da ultimo anche la situazione della mensa ospedaliera, sono scomparse, sottaciute o le vedo soltanto io», dice.

«Non voglio fare più polemica, sono stanco di urlare alla luna – prosegue – capisco le difficoltà enormi di chi governa la sanità. Mettiamola così, dateci però almeno un interlocutore regionale e/o aziendale con il quale possiamo ridiscutere la programmazione dell’offerta sanitaria a Sud di Salerno in maniera tecnica con bilanci e personale, come sostengo da anni».

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