Sp488, Codacons attacca: 15 anni di disagi

Katiuscia Stio

«Abbiamo più volte detto che nel 1995 per raggiungere Felitto, paese della valle del Calore, da Salerno gli autobus di linea impiegavano circa un’ora e quaranta minuti, oggi per quella stessa distanza sono necessarie poco più di due ore». E’ quanto segnala il Codacons, denunciando ancora una volta i disagi che si registrano nelle aree interne.

Sp488: le criticità segnalate dal Codacons

Sono quasi 15 anni che lungo la SP488, nel tratto che da Castel San Lorenzo conduce a Felitto, una frana causa restringimento della carreggiata, con disagi più volte denunciati dal Codacons Campania il quale ha segnalato l’indifferenza dell’Ente provinciale.

Sembrava fosse prossimo il ripristino della corsia franata, infatti lo scorso febbraio la Provincia ha aperto il cantiere affidando l’appalto all’ATI Comed – Sibar, aggiudicataria con un ribasso di ben il 39%.

La Strada è quindi rimasta totalmente chiusa al traffico per oltre 5 mesi, con gli utenti, i mezzi di emergenza e gli autobus di linea costretti a percorrere percorsi alternativi intepoderali.

Mentre la Provincia, all’avvio dei lavori, in una nota ufficiale dichiarava che “L’ente continua a lavorare in assoluta vicinanza alle esigenze concrete delle nostre comunità” aumentava l’isolamento dei paesi dell’entroterra. Tuttavia la prospettiva di vedere presto ripristinata, senza restringimenti, la viabilità sull’arteria principale è sfumata con la paralisi dei lavori, il cantiere è stato abbandonato senza che venisse spiegato alcunché alla collettività.

“Viviamo in uno Stato in cui gli enti locali”, afferma l’avvocato Pierluigi Morena dell’ufficio legale del Codacons, “elaborano un progetto di intervento su una fondamentale strada di collegamento per le aree interne a distanza di 15 anni dalla frana. Si impiegano 3 anni per raccogliere pareri, il cantiere viene poi chiuso senza dare una sola spiegazione”.

“Una situazione inaccettabile – continua l’avvocato Morena – non si chiedono le scuse della Provincia ma almeno informazioni concrete. Il Codacons ha chiesto gli atti all’Ente per avere contezza dell’appalto, con impegno di investire della questione la Procura di Salerno e la Corte dei Conti per eventuali danni all’Erario”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version