Tutto pronto per la riapertura Sacro Monte di Novi Velia

Redazione Infocilento
Monte Gelbison
Monte Gelbison - @artur_sansone

“Dopo un anno di attesa siamo tutti ansiosi di risalire il Gelbison per andare in pellegrinaggio al santuario che più ci rappresenta: Maria Santissima del Sacro Monte di Novi Velia.” Così in una nota congiunta Carmine Laurito Presidente della Comunità Montana “Gelbison Cervati” e Sindaco di Cannalonga, Adriano De Vita, Sindaco di Novi Velia e Antonio Sansone, Sindaco di Vallo della Lucania.

Il maltempo e le intemperie hanno posto sul percorso che conduce al Santuario, pietrame, rovi, e fogliame durante l’inverno e i temporali di questi ultimi mesi, hanno causato sversamenti di fiumiciattoli sul percorso, ma gli operai della comunità montana Gelbson Cervati hanno provveduto a sistemare tutto.

“Il lavoro di riassestamento del percorso è stato compiuto con precisione e rispetto. Rispetto per un luogo di fede che i nostri avi hanno percorso anche a piedi per anni, e per la natura che, madre generosa, ci accoglie nella sua magnifica bellezza – fanno sapere dall’Ente montano – Rispetto per i pellegrini che arriveranno per tutta l’estate a rinnovare il loro cammino al Santuario del Cilento che è nella storia della nostra gente”.

Gli amministratori aggiungono: Siamo partiti dal tratto stradale, curando l’asfalto, le buche e la pulizia del cammino che da Novi Velia sale sino alla cima del monte. Abbiamo pulito i sentieri, i percorsi antichi che, prima i monaci e poi i primi pellegrini, hanno scalato per andare a pregare la statua della Madonna del Sacro Monte di Novi, abbeverandosi alle fonti, come quella di Fiume Freddo e ai ruscelli incontrati arrampicandosi sui pendii. Infine abbiamo riordinato le basole in pietra della pavimentazione che dalla Croce di Rofrano portano al sagrato del Santuario, il percorso finale, spettacoloso che tutti percorriamo per arrivare, esausti ma felici, alla vetta”.

Domenica 29 maggio si rinnoverà la festa che raduna sul Gelbison pellegrini da tre regioni del Mezzogiorno; “grazie al lavoro dei nostri operai, potranno agevolmente raggiungere l’agognata meta che si apre tra lentischi, felci e faggi. Auguri di una felice scalata al monte Gelbison, cuore della nostra terra, patrimonio da difendere e rispettare”.

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