12 anni fa, innalzato il pannello che indica il Cilento come “Terra di Maria”

Ernesto Apicella

Il 1° Maggio del 2010, alla presenza del Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, S.E. Rocco Favale, dei 54 sindaci della Diocesi di Vallo, di numerose autorità civili, militari, religiose e con la presenza di un folto pubblico di fedeli; innalzato un pannello in ceramica a Ponte Barizzo di Capaccio-Paestum, porta simbolica d’ingresso nel nostro territorio, nel quale si indicava il Cilento come “Terra di Maria”.

Il bozzetto, riportato sul pannello in ceramica, realizzato da Mario Romano, su commissione di Sua Ecc. Favale. L’artista cilentano realizzò un acquerello di cm.120 x cm.80, con 6 località del Cilento, turistiche e religiose; gli stemmi dei 54 Comuni della Diocesi di Vallo. Domani, saranno 12 anni dall’inaugurazione.

La storia ci insegna che il popolo cilentano, nei momenti difficili e tragici della sua esistenza, si è sempre rivolto alla carità; alla compassione e alla misericordia della Madonna, per sconfiggere il male che lo stava affliggendo.

Il culto delle “Sette Sorelle” nel Cilento

Dalla peste alla carestia, dalla guerra al terremoto, la Madonna è stata sempre supplicata per salvare la vita di se stessi, dei propri familiari e della comunità nella quale vivevano. Per cui, ripropongo l’appello che feci nel marzo 2020, al Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania S.E. Ciro Miniero, di promuovere, queste volta, per una Domenica di Maggio, l’uscita “straordinaria” delle “Sette Sorelle” cilentane.

La Madonna del Granato, Capaccio; Madonna della Stella, Monte della Stella, della Civitella, Monte Civitella; del Carmine, Monte del Carmelo, della Neve, Monte Cervati; Madonna di Pietrasanta, Monte Pietrasanta; Madonna del Sacro Monte, Monte Gelbison o Sacro.

L’appello al Vescovo Ciro Miniero, del marzo 2020, durante la prima ondata del Covid-19

Dai piazzali delle chiese a loro dedicate, che dominano le vallate del Cilento, alle ore 12.00, al rintocco delle campane che suonano a lutto, mentre tutti i cilentani si affacceranno alle finestre o usciranno sui balconi, si terrà un’unica e solenne benedizione rivolta alle popolazioni del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

Accomunando il popolo cilentano in una preghiera collettiva, affinché i Sacri Mantelli misericordiosi delle “Sette Sorelle“, si aprano per proteggerlo da questa terribile Pandemia.

A questo rito religioso collettivo, potrebbero essere chiamate a partecipare tutte le Madonne del Cilento, a cui sono legate antiche tradizioni religiose di miracoli e di guarigioni. Per esempio, la Madonna di Costantinopoli di Agropoli, che uscirebbe sul piazzale antistante la chiesa, per benedire i pescatori del Cilento e del Golfo di Salerno.

Il tutto avverrebbe con la massima sicurezza sanitaria: il Parroco e quattro operatori della Protezione Civile, sotto lo stretto controllo di una pattuglia delle Forze dell’Ordine. Che la Madonna ci protegga.

Condividi questo articolo
Exit mobile version