Dramma durante Cavese – Gelbison: tifoso perde la mano

Redazione Infocilento

CAVA DEI TIRRENI. Dramma durante Cavese – Gelbison, tifoso perde la mano. L’episodio al “Simonetta Lamberti” ieri pomeriggio, durante il big match di giornata, finito 0 a 0. Nel corso del secondo tempo un uomo di 40 anni ha deciso di far esplodere un grosso petardo (una cipolla), ma qualcosa è andato storto.

Tifoso perde la mano: dramma durante Cavese – Gelbison

Il tifoso cavese si è ferito gravemente alla mano sinistra che si sarebbe spappolata e ridotta a brandelli. La deflagrazione avrebbe raggiunto anche altri tre ultras che hanno riportato lievi escoriazioni.

Secondo le prime ricostruzioni, l’ambulanza in servizio allo stadio avrebbe raggiunto il settore della Curva per prestare le prime cure, ma l’uomo si sarebbe allontanato dallo stadio e sarebbe stato soccorso dagli agenti della polizia.

Gli uomini, diretti dal vicequestore Giuseppe Fedele, hanno seguito le tracce di sangue e raggiunto l’ultrà. L’uomo è stato accompagnato al pronto soccorso del Santa Maria dell’Olmo, dove i sanitari si sono subito resi conto della gravità delle ferite e hanno disposto il trasferimento al Ruggi.

Si spera in un intervento anche se le speranze di salvare l’arto appaiono davvero esigue. Intanto gli agenti del commissariato di polizia hanno avviato le indagini per ricostruire con esattezza quanto accaduto e soprattutto per capire chi ha portato il petardo allo stadio e soprattutto come abbia fatto ad eludere la sorveglianza. La città è già segnata da un terribile precedente.

Era l’8 febbraio del 1999 e nel corso della partita Cavese Catania, disputata in serata e valevole per il campionato di serie C2, un grosso petardo, fatto esplodere in curva, colpì una ragazza che stava seguendo la gara in compagnia del suo fidanzato. La giovane, appena 17enne, rimase ferita gravemente a un occhio, riportando ferite permanente. Il tragico episodio scosse l’intera città. I cavesi risposero con tanta solidarietà, ma anche con tanta rabbia per un incidente che aveva coinvolto per un crudele destino una ragazza non ancora maggiorenne.

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