“Taxi Sociale” nel Vallo di Diano: un successo l’iniziativa

Comunicato Stampa

Come facilmente prevedibile, sta riscuotendo ampi consensi l’attività “Taxi Sociale” sviluppata dalla Comunità montana Vallo di Diano con fondi della Strategia delle Aree Interne. Prova ne è il recente protocollo di intesa con associazioni rappresentati cosiddette categorie fragili, ratificato ieri sera in conferenza dei sindaci.

Eravamo consapevoli che questa misura avrebbe trovato subito il gradimento dei soggetti interessati” riferisce Francesco Cavallone, presidente della Comunità montana Vallo di Diano “ed infatti siamo stati contattati dall’Unione dei Ciechi ed Ipovedenti, sezione zonale di Polla, con cui abbiamo firmato un Protocollo d’intesa per l’utilizzo del servizio. Sono soggetti cui il Taxi Sociale è particolarmente utile per gli spostamenti sul territorio per visite mediche, collegamenti tra paesi, e molto altro. Ringraziamo l’associazione per averci contattato, con molto entusiasmo proseguiamo su questa linea sicuri di aver reso un importante servizio al territorio”.

Altro punto all’ordine del giorno è stato poi il rischio rappresentato dalla peste suina africana che, pur non essendo ancora nel comprensorio, potrebbe palesarsi improvvisamente a causa della facilità con cui le merci (anche il bestiame) vengono spostate nel mondo globalizzato odierno.

Ad illustrarne i rischi c’era Giuseppe Fornino, responsabile del servizio veterinario dell’Asl Salerno. “Anche se il territorio ne è momentaneamente esente” ha spiegato il dottore ai sindaci “basterebbe l’arrivo anche solo di un camion con animali contagiati per far esplodere un focolaio. A quel punto, dati i numerosi allevamenti e la significativa presenza di cinghiali in natura, dovremmo solo adoperarci per abbattere migliaia e migliaia di animali”.

Giova ricordare che la patologia non rappresenta una minaccia per l’uomo, in quanto non trasmissibile. Può però cagionare ingenti danni alla sempre fiorente attività di allevamento suinicola presente soprattutto nei comuni di Sanza, Montesano SM, ed Atena Lucana. Nella malaugurata ipotesi di focolai ed inevitabili abbattimenti, lo Stato prevede rimborsi che vengono erogati con puntualità.

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