Influenza aviaria, scattano le limitazioni anche ad Omignano

Ernesto Rocco

OMIGNANO. Anche il Comune di Omignano ha disposto la “Zona di Protezione da Influenza Aviaria”. Il provvedimento è conseguente al riscontro di casi di aviaria tra rapaci detenuti in cattività nella vicina Stella Cilento. In quest’ultimo centro già ieri era stata firmata un’ordinanza con la quale il sindaco Massanova ha fissato precise regole per evitare la diffusione del virus (leggi qui).

Influenza aviaria: ordinanza ad Omignano

Lo stesso provvedimento è stato ora adottato dal primo cittadino di Omignano, Raffaele Mondelli, dopo una nota del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asl.

Nell’ordinanza è disposto il sequestro di tutti i volatili nei locali in cui sono allevati o in qualunque altro locale in cui possano essere isolati; la disinfezione, a cura dei proprietari, degli ingressi e delle uscite delle aziende; la vigilanza sui movimenti delle persone addette alla manipolazione dei volatili, delle carcasse dei volatili e delle uova, nonché dei veicoli adibiti al trasporto di volatili, di carcasse e di uova all’interno della zona.

E ancora: il divieto di trasporto di volatili su strade pubbliche e private; il divieto di uscita dei volatili e delle uova dalle aziende in cui si trovano e il divieto di spostamento di letame o lettiere.

I rischi per l’uomo

Il rischio di infezione per la popolazione è valutato come basso. Non ci sono prove secondo cui i virus A(H5), A(H7N9) o altri virus dell’influenza aviaria possano essere trasmessi alle persone attraverso la manipolazione delle carni di pollame o uova (che comunque devono essere adeguatamente cotte).

Alcuni casi umani di influenza A(H5N1) hanno avuto un collegamento con il consumo di piatti a base di sangue di pollame crudo e contaminato.

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