Influenza aviaria, scoperto focolaio a Stella Cilento

Ernesto Rocco

STELLA CILENTO. Con un’ordinanza del sindaco Francesco Massanova, il Comune di Stella Cilento è dichiarato zona di protezione da Influenza Aviaria. Il provvedimento è conseguente ad una nota dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Salerno che nella giornata di ieri ha comunicato l’insorgenza di un focolaio di influenza aviaria in un allevamento del territorio.

Di qui la decisione del sindaco di Stella Cilento, Francesco Massanova, di adottare un’ordinanza che preveda specifiche regole in particolare per coloro che detengono volatili.

Influenza aviaria: l’ordinanza del sindaco

L’Asl Salerno procederà all’identificazione di tutte le aziende che detengono volatili; il servizio veterinario, inoltre, procederà ad esami clinici degli stessi, attraverso il prelievo di campioni da esaminare sul territorio.

Nell’ordinanza è disposto il sequestro di tutti i volatili nei locali in cui sono allevati o in qualunque altro locale in cui possano essere isolati; la disinfezione, a cura dei proprietari, degli ingressi e delle uscite delle aziende; la vigilanza sui movimenti delle persone addette alla manipolazione dei volatili, delle carcasse dei volatili e delle uova, nonché dei veicoli adibiti al trasporto di volatili, di carcasse e di uova all’interno della zona.

E ancora: il divieto di trasporto di volatili su strade pubbliche e private; il divieto di uscita dei volatili e delle uova dalle aziende in cui si trovano e il divieto di spostamento di letame o lettiere.

I dati sul virus

Negli ultimi due mesi del vecchio anno in Italia sono stati eliminati a causa dell’influenza aviaria, 13 milioni di polli, tacchini, galline, quaglie, anatre, galli e fagiani.

Il rischio di infezione per la popolazione è valutato come basso, e per le persone esposte per motivi di lavoro, da basso a medio. Non ci sono prove secondo cui i virus A(H5), A(H7N9) o altri virus dell’influenza aviaria possano essere trasmessi alle persone attraverso la manipolazione delle carni di pollame o uova (che comunque devono essere adeguatamente cotte).

In ogni caso i prodotti a base di carne di pollo, e anche le uova, possono essere consumati in sicurezza, previa accurata cottura, in quanto il virus dell’influenza aviaria è inattivato dal trattamento termico. Alcuni casi umani di influenza A(H5N1) hanno avuto un collegamento con il consumo di piatti a base di sangue di pollame crudo e contaminato.

Condividi questo articolo
Exit mobile version