1962, Brigitte Bardot… Fuga d’Amore ad Agropoli

Ernesto Apicella

Brigitte Bardot, bionda, bella, disinibita, tratti e corpo da cover girl divenne subito il sex-symbol dei giovani europei, che poterono contrapporla a Marilyn Monroe. Nel 1953 durante il festival di Cannes indossò il primo bikini, scandalizzando il pubblico e guadagnandosi un’immediata notorietà. Era la primavera del 1962, Brigitte Bardot stava girando a Capri alcune scene del film “Il disprezzo”, scritto e diretto da Jean-Luc Godard e tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. 
In quegli anni B.B. era sposata con l’attore Jacques Charrier, ma a quanto riportavano i giornali di gossip dell’epoca, flirtava con l’attore Sami Frey, che aveva conosciuto sul set del film “La verità”.

L’allora diciottenne Peppino Carola stava chiudendo l’albergo. Erano quasi le 23.00, quando all’improvviso giunse ad alta velocità una Triumph Roadster 3, bianca, che frenando bruscamente, parcheggiò nel piazzale del ristorante. Dall’auto scesero un giovanotto ed un’affascinante bionda. Allegri, spensierati, parlavano francese. Appena entrarono nella hall dell’albergo, Peppino subito riconobbe in quella giovane ragazza bionda, dal corpo sinuoso ed attraente, la famosa B.B. Brigitte Bardot. Aveva letto su una rivista che, in quei giorni, B.B. stava girando un film a Capri.
Il giovane Peppino rimase per qualche secondo stupito e alla richiesta di una camera, subito prese la chiave della 22, la più moderna ed accogliente dell’Albergo. Accompagnò la coppia in camera e la Bardot, con modi gentili, gli chiese in un italiano quasi perfetto, qualcosa da mangiare e una bottiglia di champagne.

Peppino velocemente si portò in cucina, mamma Marietta cucinava sempre qualcosa in più, per cui non fu difficile preparare una fugace cena. Per sincerarsi di non aver sbagliato persona, riprese la rivista, e la foto gli confermò che la ragazza era B.B. e l’accompagnatore il “fortunato” Sami Frey. Afferrò una bottiglia di champagne dal frigorifero del ristorante, un secchiello, del ghiaccio, una pettinata allo specchio, non si sa mai, e di corsa alla 22. Bussò alla porta ed una voce suadente lo invitò ad entrate. Aprì e… Peppino rimase bloccato sulla soglia della porta: la Bardot era nuda sul letto, nel suo massimo splendore fisico; visto l’imbarazzo del giovane, B.B. lo invitò con nonchalance ad entrare e a poggiare la cena sul tavolino. Peppino fece il suo dovere e, con velata indifferenza, uscì dalla camera.

La mattina successiva, verso mezzogiorno, la coppia, dopo aver consumato una fugace colazione, ripartì velocemente con la Triumph Roadster 3 alla volta di Capri, sfrecciando tra lo stupore e la meraviglia dei numerosi ragazzi agropolesi, che avevano appreso la notizia, grazie al passa parola lanciato da Peppino, che dal quel giorno diventò l’idolo dei “vitelloni” agropolesi, curiosi e morbosi di conoscere ogni particolare di quella notte con Brigitte Bardot.

Post Scriptum

La scena che diventerà la più famosa del film ”Il disprezzo”, è una sorta di videoclip pubblicitario sul corpo dell’attrice sdraiata sul letto, senza vestiti, senza alcuna volgarità, né intento esplicitamente sessuale. Il regista Godard riuscì a trasformare il nudo artistico della Bardot in una delle più belle scene d’amore della storia del cinema. Paradossalmente, la scena sarà tagliata nella mutilata versione per il mercato italiano.

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