Violenza sulle donne. Cosa fanno i centri preposti per supportarle

Antonella Eleonora Pacella

Uno sportello nascosto all’interno della grande struttura dell’azienda speciale consortile Agorà S10 in Località Valle a Palomonte (Sa), accoglie, preservandone la privacy, le donne vittime di violenza. Cosa avviene una volta varcata quella soglia lo spiega la Psicologa del centro, Martina Valitutto: ” Dal 2018 ad oggi sono 16 le donne che hanno chiesto aiuto al cav, di cui 3 in codice rosso, i quali si sono conclusi con la messa in sicurezza delle donne presso una casa protetta. Recandosi al cav si fornisce un primo ascolto. Sostegno psicologico per il riconoscimento e la fuoriuscita dalla violenza. Assistenza legale laddove sia fattibile e necessario e si fornisce un segretario sociale”.

La Dott.ssa Valitutto, che si occupa di violenza di genere e psicologia clinica, sottolinea come spesso sia la paura ad impedire alle donne di uscire dalla loro condizione di vittime. La paura e vergogna per quello che può succedere costringono tante donne a convivere con i loro aguzzini, nel più assoluto silenzio. Per la psicologa le ragioni della violenza sono da ricercare nel vissuto dei carnefici, ad esempio il vivere in un contesto violento consentirà con più probabilità di mettere in atto violenza. “Il problema di fondo è culturale generato dallo squilibrio relazionale che si viene a creare nella coppia. Nel momento in cui l’uomo sente di non avere più il controllo sulla donna esercita violenza”, precisa la Dott.ssa Valitutto.

Per questo motivo, il Cav insieme alle Scuole ed alle forze dell’ordine stanno costruendo una rete per sensibilizzare sin dai più piccoli al problema della violenza ed al rispetto per l’altro sesso. Ieri, in occasione della Giornata dedicata alle vittime della violenza sulle donne è stata inaugurata una panchina rossa presso l’ospedale San Francesco d’Assisi di Oliveto Citra, donata dal Consorzio Agorà S10, di cui fa parte il centro antiviolenza di Palomonte per ribadire, ancora una volta, alla presenza di autorità, personale sanitario e forze dell’ordine che le donne non sono sole. “Vorrei dire a tutte quelle donne che si trovano in una situazione di violenza che non sono sole. Che devono puntare su se stesse, solo così riescono a riprendere in mano la propria vita ed a non aver paura”, conclude la Psicologa Valitutto. Le attività del Centro sono numerose e sarà data notizia con il tempo. Intanto ieri, passando per le vie di Palomonte ho notato delle scarpe rosse davanti al bar di Francesca Parisi, che ha voluto manifestare così la sua solidarietà alle donne vittime di violenza. Un gesto simbolico, come quello della panchina rossa, che servono per ricordare che il problema femminicidio e la violenza contro le donne è diventato un’emergenza sociale.

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