Calo demografico nel Cilento: in otto mesi persi 386 abitanti

Ernesto Rocco

VALLO DELLA LUCANIA. Continua il calo demografico nel Cilento e in generale nell’area salernitana. Il bilancio demografico ISTAT gennaio – agosto fa registrare una perdita di popolazione in Provincia di 2725 unità. Un dato che paradossalmente è confortante considerato che nel 2020 il crollo di abitanti era del doppio.

I dati

A frenare il calo è il saldo migratorio, ovvero la differenza tra i nuovi residenti e coloro che si sono trasferiti fuori provincia, tornato positivo per 7 mesi su 8 con un picco di 169 nuove iscrizioni all’anagrafe nel mese di marzo.

Il saldo naturale tra nati e morti, invece, è negativo da due anni; l’ultimo mese in cui i nati sono stati superiori ai decessi è stato il 2019.

Calo demografico nel Cilento: i numeri

In questo quadro le aree interne fanno segnalare la decrescita maggiore. Il calo demografico nel Cilento, ad esempio, nei primi otto mesi dell’anno ha fatto registrare -386 unità.

I comuni in controtendenza

Ma ci sono dei comuni in controtendenza, tutti nell’area nord: Agropoli ha fatto registrare un +14, Capaccio Paestum +27, Roccadaspide +24, Altavilla Silentina +22.

Questi centri trascinano anche quelli limitrofi: +19 a Laureana Cilento, +23 a Perdifumo.

In calo Vallo della Lucania che ha perso 57 residenti; in controtendenza la vicina Novi Velia che fa registrare un +21. Nella zona sud tra i comuni che crescono c’è Torre Orsaia (+22).

Anche nel Vallo di Diano si registra un calo demografico come nel Cilento. Il centro capofila, Sala Consilina, fa segnare addirittura un -35. In crescita soltanto Atena Lucana (+18), Sanza (+3), Buonabitacolo (+2) e San Rufo (+1). Male anche il comprensorio alburnino.

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