Agropoli: arriva l’Arcivescovo di Salerno, per la ripresa delle attività di catechesi

Roberta Foccillo
Mons. Bellandi

AGROPOLI. Grande attesa tra i fedeli per l’arrivo, in città, dell’Arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi. Mons. Bellandi, giungerà presso la Chiesa “Santa Maria delle Grazie”, Venerdì 5 Novembre alle ore 18:30 per un momento di raccoglimento e preghiera, ma soprattutto per benedire la ripresa, con prudenza, non solo di tutte le celebrazioni interrotte durante l’epidemia da Covid-19, ma anche del Catechismo.

Per i bambini che si apprestano a vivere l’emozione della Prima Comunione e della Cresima, frequentare il catechismo è un modo per avvicinarsi a Dio, ma anche avere l’opportunità di creare forme di aggregazione tra coetanei, sviluppando il senso si socialità, che tanto è mancato in questi due anni.

Durante questi mesi difficili del Covid, infatti, i ragazzi, hanno svolto l’attività di catechismo, in video collegamento; tutte le celebrazioni sono state interrotte, ma ora che ci avviciniamo al Natale, la voglia di speranza e normalità è tanta;

Il commento

E’ per noi motivo di grande orgoglio avere, nella nostra comunità, l’Arcivescovo Bellandi, perchè è il faro in un periodo buio, che piano piano, sta lasciando spazio alla luce”– queste le parole di gratitudine del Parroco Don Bruno Lancuba.

Monsignor Bellandi, è particolarmente legato ai giovani e ai ragazzi; in ambito pastorale, infatti, è impegnato come assistente degli studenti universitari a Firenze, vicepresidente anche della scuola Fiorentina per l’Educazione al Dialogo interreligioso e interculturale.

“L’arrivo dell’Arcivescovo, sarà anche l’occasione per salire, di nuovo, la Madonna delle Grazie sul suo trono; un momento emozionante, segno che lentamente e con prudenza, stiamo uscendo dall’incubo dell’epidemia.

Per noi il momento della ripartenza come comunità parrocchiale. Lo vogliamo fare con prudenza e coraggio creativo; non vogliamo lasciare alla paura l’ultima parola, ma alla speranza. Sostiene un autore: “tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura”- conclude Don Bruno Lancuba.

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