Incendio rifiuti ad Albanella: “Basta inquinamento, ho perso due familiari”

Emilio Malandrino

L’Agenzia ambientale della Campania, Arpac, è intervenuta ieri ad Albanella in seguito all’incendio divampato in un sito di trattamento e recupero rifiuti in via Giunta (leggi qui). Tecnici del dipartimento di Salerno hanno effettuato nel primo pomeriggio, immediatamente dopo il rogo, un sopralluogo, anche su richiesta dei carabinieri della stazione di Matinella.

Incendio rifiuti ad Albanella: i controlli

L’incendio è apparso contenuto con prontezza dall’intervento dei Vigili del Fuoco (ben dieci squadre impegnate, più elicottero) ed è stato possibile identificare il materiale combusto, secondo quanto riferito dall’Azienda ambientale. Si tratta di composto da prodotti plastici, legno, tessuti e pneumatici.

«Le informazioni raccolte – fa sapere l’Arpac – risulteranno utili per impostare la corretta rimozione dei rifiuti combusti. Nei pressi del sito colpito dalle fiamme i tecnici Arpac hanno posizionato nel pomeriggio di ieri la strumentazione necessaria al monitoraggio di un set di inquinanti atmosferici nell’area potenzialmente impattata dall’evento (diossine, furani, PM10, idrocarburi policiclici aromatici). I risultati del monitoraggio verranno diffusi non appena disponibili».

La lettera di un residente

Intanto, dopo l’incendio di rifiuti ad Albanella, una residente ha voluto pubblicare una lettera aperta per manifestare tutto il suo disagio e i suoi timori per la situazione che da tempo si registra ad Albanella. Ecco il testo:

“La sveglia è puntata alle sei del mattino, ma non aspetto che suoni, sono già sveglia da un pò; prima di andare al lavoro devo innaffiare l’insalata, dar da mangiare alle galline … No stamattina l’insalata non l’annaffio, ieri ha già ricevuto il suo concime: la diossina che sicuramente le basterà più del suo ciclo vitale. Eppure il cielo intorno a noi è sempre lo stesso, mi rassereno guardando i monti Alburni che man mano si colorano di rosa, però sembra che ci sia qualcosa di diverso nell’aria che pure è frizzante di primo mattino …. forse è meglio chiudere le galline nel pollaio, perchè so che non possono più razzolare come al solito; ma le uova, quando il mio nipotino oggi mi dirà: ” nonna prendiamo coccò ” le possiamo consumare ? I pensieri si rincorrono e lasciano il posto alla rabbia per aver scelto il posto sbagliato dove vivere . Nella mente raffiora la stessa sequenza sconvolgente – sembra un film già visto, fuoco e fumo denso, nero come la pece che per tutto un pomeriggio si innalzavano a poche centinaia di metri da casa mia . Era l’anno … non lo ricordo ! MA SARA’ A CAUSA DI QUESTO CHE DUE PERSONE DELLA MIA FAMIGLIA PRIMA SI SONO AMMALATE E POI SONO MORTE DI TUMORE ? Ma che vuoi che sia, è tutto a norma, ha funzionato tutto! La nuvola nera che era prima sulla mia casa, grazie al vento si è spostata verso Capaccio da dove però fra un mese compreremo i bei carciofi e i broccoli. Possiamo stare tranquilli fino al prossimo scempio ! Però ho deciso che oggi con i miei alunni non parlerò di numeri decimali ma farò Educazione Civica: “bambini oggi parleremo dei disastri ambientali provocati dall’uomo” . Con la speranza che almeno qualcuno dei miei 20 allievi porti avanti le battaglie per la salvaguardia del nostro territorio che non comprende solo Albanella anche perché come ha detto qualcuno “L’aria non ha confini “

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