A Capaccio Paestum lo Scudo Blu per la protezione dei beni culturali

Comunicato Stampa

La SIPBC Salerno, Societá Italiana Protezione Beni Culturali, Delegazione Autonoma Salernitana, presieduta dall’archeologo Antonio Asprone, ha assegnato lo Scudo Blu di protezione ai Beni Culturali al Parco Archeologico di Paestum, dando seguito alla richiesta fatta pervenire dall’Amministrazione comunale della Città di Capaccio Paestum di concerto con il Comitato Memory Day. La cerimonia si è svolta in concomitanza delle celebrazioni del “Memory Day 2021” per la ricorrenza del 78° anniversario dell’Operazione Avalanche e dello sbarco alleato avvenuto il 9 settembre 1943 sul litorale pestano.

Lo Scudo Blu rappresenta a livello internazionale il simbolo per la protezione dei Beni Culturali che affonda le proprie radici nella Convenzione Unesco dell’Aja del 1954 e dei successivi protocolli aggiuntivi internazionali e identifica materialmente gli elementi del Patrimonio Culturale al fine di tutelarli in caso di conflitti armati ma anche di calamità naturali (come da integrazione della Convenzione di Parigi del 1972) e dal degrado derivante dall’aumento degli agenti inquinanti.

Durante lo sbarco della Seconda Guerra Mondiale, sia i comandanti delle truppe alleate che quelli delle truppe occupanti, riconoscendo in Paestum un sito unico nella propria importanza dal punto di vista storico-culturale, hanno fatto divieto di bombardare l’area, salvaguardando e preservando così gli antichi templi. L’eco di cotanta sensibilità in un momento in cui la vittoria sembrava l’unico obiettivo, da raggiungere con ogni mezzo, riecheggia ancora oggi nei racconti di chi ha vissuto l’orrore e la distruzione della guerra. Alla vicina Pompei, ad esempio, toccò differente sorte.

Alla cerimonia di apposizione ha fatto seguito un convegno che ha visto i saluti di Massimo Osanna, Direttore del Parco Archeologico di Paestum, Francesco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, Antonio Mastrandrea, consigliere comunale di Capaccio, Jeff Hunt, Direttore Texas Military Forces Museum. Si è quindi entrati nel vivo del convegno con le relazioni di Fernando Fraternali, Professore ordinario all’Università di Salerno che ha parlato del Progetto @Paestum, Nicola Oddati, Presidente del Museo dello Sbarco e Salerno Capitale il quale ha relazionato sull’importanza strategica dell’Operazione Avalanche, Gerardo Di Ruocco, Colonnello della Croce Rossa Militare il cui intervento è stato attinente alla Convenzione dell’Aja per la Protezione dei Beni Culturali, Antonio Asprone, archeologo e Presidente SIPBC Salerno, il quale ha tenuto una relazione dal titolo “Lo Scudo Blu e l’assegnazione del riconoscimento al sito archeologico di Paestum” spiegando come la Convenzione dell’Aja e successive integrazioni siano arrivate a prevedere tre livelli di protezione per i Beni Culturali: 1. Scudo Blu 2. Scudo Blu Speciale 3. Scudo Blu di Protezione Rafforzata.

La Società Italiana Protezione Beni Culturali, nella persona di Antonio Asprone, si è resa disponibile a collaborare con le istituzioni civili, religiose e militari, lì dove queste volessero intraprendere un percorso che porti il Parco Archeologico di Paestum all’ottenimento di tutti i livelli di protezione previsti dalle convenzioni internazionali, in un iter che potrebbe concludersi con l’assegnazione dello Scudo Blu di Protezione Rafforzata nel 2023 in occasione dell’80° anniversario dell’Operazione Avalanche.

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