Fiume Testene ad Agropoli, i residenti: “Inascoltati e derisi”

Gennaro Maiorano

AGROPOLI. E’ ancora polemica per le condizioni in cui versa il fiume Testene. Nei giorni scorsi i residenti della zona avevano segnalato la presenza di folta vegetazione nel letto del fiume, chiedendo un intervento di manutenzione (leggi qui).

Una richiesta avanzata in considerazione sia del fatto che le piante diventano rifugio per ratti, serpenti e insetti che dei potenziali pericoli che si creerebbero con l’arrivo della stagione delle piogge.

Fiume Testene: richieste dei residenti inascoltate

Il primo cittadino si è rifiutato di chiarire la situazione pubblicamente ma si è limitato ad un sopralluogo presso il fiume Testene al termine del quale ha chiarito che flora e fauna dell’area non verranno toccati ma anzi preservati.

«Purtroppo ancora una volta il sindaco si mostra lontano dalle esigenze dei cittadini», le parole di un residente di via Taverne.

E aggiunge: «Ormai è costretto ad andare in giro con telecamere e fotografi al seguito non avendo simpatizzanti. La realtà è che nessuno aveva chiesto di sterminare la fauna locale o distruggere la flora, ma di trovare la giusta compensazione tra le nostre esigenze e quelle della natura».

Il giusto equilibrio, insomma, è ciò che chiedono i residenti: «Ben vengano le papere e tutti gli altri animali che frequentano il fiume Testene. L’associazione Genesi ha creato un’oasi che è anche un’attrazione. Ma un sindaco non può non ascoltare i cittadini che educatamente manifestano un’esigenza per timore che qualcuno affezionato agli animali lo critichi sui social», il commento di un altro cittadino.

Le richieste dei residenti

Ma quali sono le richieste dei residenti? «La realtà è che la folta vegetazione che si trova nel fiume Testene in alcuni punti crea anche dei problemi, oltre a non essere un belvedere. Chiediamo soltanto di trovare la giusta sintesi tra le varie esigenze. Se il sindaco abitasse qui si renderebbe conto dei disagi. La nostra è una richiesta legittima e sacrosanta. Non è giusto che oltre ad essere snobbati dalla massima autorità locale veniamo derisi e offesi da qualche psuedo-esperto. Molti oggi ci accusano senza comprendere il perché delle nostre richieste».

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