Torraca: Comune non trasmette delibera al Mef: aliquote Imu non valide

Fiorenza Di Palma

TORRACA. Le aliquote Imu approvate per l’anno 2020 dall’amministrazione comunale di Torraca non sono valide, sarà necessario applicare quelle del periodo precedente. A renderlo noto è il Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso una nota inviata al consigliere comunale Carmine Cardino e agli uffici comunali di Torraca. Era stato proprio l’esponente di minoranza a sollevare la questione, interrogando l’amministrazione sul caso.

I regolamenti e le delibere comunali di approvazione delle aliquote dell’imposta municipale propria (IMU) acquistano efficacia solo ove pubblicate, a cura della scrivente Amministrazione, sul sito internet www.finanze.gov.it entro il 28 ottobre dell’anno d’imposta a cui si riferiscono”, ricorda il Mef.

Nel caso di Torraca ciò non è avvenuto, forse per una dimenticanza legata anche alla carenze di personale in municipio che impone una mole di lavoro non indifferente peri singoli impiegati.

Al di là delle ragioni della mancata trasmissione della documentazione, resta il fatto che la delibera del Comune di Torraca non ha validità.

“Le aliquote dell’IMU applicabili nel Comune di Torraca per l’anno 2020 sono quelle vigenti nell’anno 2019, vale a dire, non essendo nemmeno per tale ultimo anno pubblicata alcuna deliberazione, quelle approvate, per la sola IMU, con la deliberazione consiliare n. 2 del 20 aprile 2018”, scrive il Ministero nella missiva.

Esse consistono, dunque, nell’aliquota dello 0,4 per cento per le abitazioni principali appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e nell’aliquota dello 0,76 per cento per tutti gli altri immobili, ad eccezione, peraltro, dei fabbricati rurali strumentali e dei fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (c.d. fabbricati-merce), i quali non erano imponibili ai fini dell’IMU nell’anno 2019 e devono quindi entrambi essere assoggettati all’aliquota di base dello 0,1 per cento.

I funzionari del Ministero hanno invitato il Comune “a rappresentare
correttamente ai contribuenti la misura delle aliquote dell’IMU applicabili per l’anno 2020 e a procedere – ove siano stati effettuati versamenti sulla base di diverse e più elevate aliquote che, secondo quanto riferito dall’istante, sarebbero state approvate con apposita delibera – ai
conseguenti rimborsi o conguagli di imposta”
.

Un problema simile, con conseguente rischio di rimborsi ai contribuenti, interesserebbe anche la Tari.

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