Castellabate, lavori al “De Vivo” fermi al palo: “istituzioni assenti”

Ernesto Rocco

CASTELLABATE. I lavori di sistemazione e messa in sicurezza dell’ingresso dell’istituto De Vivo di San Marco di Castellabate fermi al palo. A denunciarlo il consigliere comunale di minoranza Alessandro Lo Schiavo che da tempo si batte per la salvaguardia dell’unico istituto superiore presente in città.

Una scuola che purtroppo negli anni sta subendo notevoli ridimensionamenti e che rischia la chiusura. Ad aggravare la situazione e a non garantire un senso di sicurezza è la condizione dell’ingresso al plesso che da tempo richiede opere di sistemazione. Eppure queste non sono mai state portate a termine.

«Più di un anno fa la Provincia di Salerno affidava i lavori per la messa in sicurezza dell’ingresso del De Vivo di San Marco – osserva Lo Schiavo – A distanza di un anno possiamo soltanto raccontare come i lavori siano a metà dell’opera, dei continui sopralluoghi di tecnici e funzionari della Provincia, dell’improduttività della Ditta esecutrice, dell’assenza delle Istituzioni. Anche questi ritardi contribuiscono alla fine di una storica Istituzione Scolastica».

Eppure la Provincia di Salerno è titolare dell’immobile di San Marco di Castellabate e nonostante ciò paga il fitto (179mila euro l’anno) per tenere attiva anche un’altra sede ad Agropoli, sita in via Kennedy. «Un Ente (La Provincia) proprietaria di due strutture: la ragioneria Gianbattista Vico ad Agropoli ed il De Vivo di San Marco di Castellabate, pronte da subito a poter ospitare aule e laboratori presenti nella sede di via Kennedy, proprietà quest’ultima che veniva costruita per dare ospitalità alberghiera e non scolastica», dice Lo Schiavo che sottolinea come «con i soldi risparmiati potremo migliorare le strutture esistenti, potenziare i trasporti per la sede di Castellabate, invece ci si ostina a pagare un privato per la fornitura di un servizio di dubbia utilità. Tutto questo avviene da noi al Sud, nel Cilento, nel silenzio assenso delle Istituzioni».

«Da qui la mia richiesta al Presidente Strianese, per conoscere i motivi di questi evidenti ritardi, per imprimere un’ accelerazione, tale da permettere il rientro in sicurezza a Settembre, di istituire un tavolo tecnico-politico per rilanciare la Sede di San Marco di Castellabate», conclude il consigliere comunale.

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