I Borghi Animati d’Italia: la Regina Verde di Agropoli rappresenta la Campania

Ernesto Rocco

E’ la Regina Verde, la principessa saracena che si innamorò di un giovane pescatore scomparso in mare a rappresentare Agropoli nell’ambito del progetto “I Borghi Animati – L’Italia come non l’avresti mai immaginata”. Quest’ultimo è risultato vincitore del contest “Viaggio in Italia”, lanciato dal Ministero della Cultura in collaborazione con Invitalia.

L’obiettivo è quello promuovere il turismo lento e di prossimità nei borghi italiani, attraverso una modalità di racconto digitale e innovativa.

I Borghi Animati: il progetto

Il progetto – a cura dell’hub creativo piacentino That’s Motion – è stato selezionato da una commissione che ha raccolto oltre 1.200 proposte. Le illustrazioni prendono spunto da leggende, storie antiche e tradizioni popolari legate a ciascun territorio.

Un viaggio digitale che, attraverso opere statiche e animate, proporrà agli internauti percorsi inediti tra i borghi italiani durante tutta l’estate.

Agropoli e la Regina Verde

Creature e tesori misteriosi, spiriti arcani e folletti ci conducono lungo un viaggio fantastico alla scoperta dei nostri borghi più caratteristici. A rappresentare la Campania c’è Agropoli. Protagonista dell’illustrazione di Massimiliano Marzucco è la Regina Verde, un personaggio tutt’altro che avvenente che affiancata da mostri marini attende nella baia del porto il ritorno del suo amato pescatore.

La leggenda

Era il periodo delle incursioni saracene. Un giorno accadde che Ermegalda (la Regina Verde) si concesse una passeggiata sul promontorio tra Punta Tresino e Trentova e quasi per caso notò l’avvenenza di un giovane pescatore che issava le reti.

Per rango non osò avvicinarsi ma si limitò a guardarlo da lontano, dove fu colto lo sguardo del pescatore che se ne stava lì a guardarla, senza parole. Fu amore a prima vista.

A quella visione la curiosità della Regina Verde si accese, così come divampò la fiamma di un dolce sentimento e giorno dopo giorno trovò un motivo per rivedere il giovane pescatore senza che il re suo padre, ne venisse a conoscenza.

Ma la vera scoperta fu il colore del suo viso: da verde smeraldo divenne rosa pesca e per lei fu difficile nasconderlo poiché l’amore fu l’artefice di questa strana magia.

I due innamorati si vedevano ogni giorno, il loro nascondiglio fu il capanno del giovane pescatore. Ma un giorno accadde che la Regina Verde attese l’arrivo del giovane per molto tempo e non ebbe notizie di lui per altri giorni; fu la violenta tempesta a portarlo via, e il suo dolore ne fu immenso.

Ermenegilda, spinta dalla disperazione, volle porre fine alla sua giovane esistenza tentando il suicidio dalla torre del suo palazzo; ma gli Dei commossi dalla storia, vollero fare di quella splendida creatura, una ninfa di mare per lenire il suo dramma.

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