Lettera di un lettore: “Cilentana a passo di tartaruga”

Redazione Infocilento

La questione dei limiti di velocità sulla Cilentana è un argomento che da tempo fa discutere. Lo scorso anno l’Anas ha avviato una serie di lavori di rifacimento del manto stradale e messa in sicurezza dell’arteria che hanno portato ad abbassare il limite massimo da 80 a 50 chilometri orari. Oggi che i lavori sono terminati il limite è rimasto invariato.

Troppo basso su un’arteria a scorrimento veloce che rappresenta anche la via d’accesso di tanti vacanzieri al Cilento. Nelle scorse settimane l’associazione Noi Consumatori ha anche inviato una lettera di diffida per chiedere all’Anas di ripristinare il vecchio limite di velocità ma ad oggi tutto resta invariato.

La situazione sta determinando non solo disagi, ma anche polemiche da parte di quanti percorrono periodicamente questo tratto di strada, diventato un percorso ad ostacoli tra divieti, limiti ed autovelox. Di seguito pubblichiamo la testimonianza di un nostro lettore.

Quella dei limiti di velocità sulla Cilentana è una stucchevole storia ormai di vecchia data. Al netto del famigerato autovelox di Agropoli, finalmente rimosso, si è aggiunto l’ancor più spinoso problema del limite a 50 km/h su buona parte del tratto che collega Paestum con l’estremo sud della regione. 80km da vivere nel sacro terrore di incappare in una delle pattuglie che hanno tutta l’aria di essere inviate con l’intento di rimpinguare le casse di uno dei tanti comuni attraversati dall’arteria. Spulciando fra gli articoli dedicati all’argomento vengono fuori tante denunce e le immancabili promesse sul pronto ripristino del limite abituale previa la conclusione di lavori propedeutici che a distanza di due anni sembra essere ancora pura fantascienza, il tutto mettendo verbalmente in prima fila l’intenzione di salvaguardare la sicurezza degli automobilisti. Tutto molto credibile se è vero che con un limite così basso l’istinto di frenare di botto al primo sospetto di pattuglia in sosta o di sorpassare l’automobilista ligio alla limitazione possono rivelarsi ben più pericolosi di una regolare andatura a 70-80 km/h. Se viaggiare all’estero è diventato una roulette russa per le tristemente note cervelloticità pseudosanitarie farlo nel nostro Cilento non è da meno, con la differenza che al posto di una quarantena forzata si rischia una multa o, come ancor più verosimile alternativa, le sclacsonate degli automobilisti sprezzanti del pericolo. La mia conclusione? Per quanto la voglia di fare un bagno ad Agropoli o a Palinuro o di godermi la costa della Masseta con un trekking o un salto sulle barchette di Scario sia enorme, penso che ciò non valga lo strazio di percorrere 160km a/r in preda allo stress. Avendo ancora il potere di rispondere con la stessa arma brandita da certi amministratori, quella del soldo, quest’anno andrò per altri lidi. Se qualcuno mi seguirà magari il segnale lanciato si rivelerà utile per poter tornare presto a vivere questi luoghi tanto preziosi in totale relax.
p.s. un mio parente è stato fermato lo scorso weekend in quel di Agropoli mentre molto faticosamente viaggiava entro il limite di 50 km/h. “Stia tranquillo, lei è in regola, l’abbiamo fermata esclusivamente per favorire il deflusso il traffico approfittandone nel contempo per svolgere un controllo di routine. Ha visto che coda si è formata dietro di lei?”. Fa più ridere o piangere?

Francesco R.
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