Antonio Raimondo: la punta di origine cilentana ad un passo dalla Serie A

Christian Vitale
Antonio-Raimondo-Bologna
Antonio Raimondo

Tra poche ore a scendere in campo sarà il grosso della Serie A, di scena per il 36° turno giocato in infrasettimanale. Il Bologna guidato da Sinisa Mihajlovic potrebbe vedere in campo, in questi ultimi 270′ minuti di campionato, Antonio Raimondo punta diciassettenne di belle speranze.

Antonio Raimondo: la punta classe 2004 dei rossoblù ha origini di Ascea

Tra i convocati rossoblù per la gara di stasera contro il Genoa figura il nome di Raimondo Antonio, diciassettenne di origini asceote da parte del padre Pietro. La punta ha mosso i primi passi in squadre emiliane tra cui il Russi Calcio e l’Azzurra Ravenna. Da qui viene prelevato dal Cesena dove milita per 5 anni. L’attaccante mancino dimostra tutte le sue qualità mettendosi in mostra tanto da attirare le attenzioni del Bologna, club nel quale milita da tre anni. Nella mattinata la lieta notizia della convocazione con il sogno di poter esordire in una delle ultime tre gare di questo campionato. Prima chance stasera alle 20:45 allo stadio “Dall’Ara” dove è in programma la gara tra i felsinei e i liguri del Genoa di Ballardini. Il calciatore nato il 18 marzo del 2004 a Ravenna è uno dei punti di forza della squadra Under 17 allenata da Luca Vigiani, ex calciatore con trascorsi in massima serie e collaboratore anche di Walter Mazzarri. Dopo le buone prestazioni con la squadra giovanile il tecnico bolognese non ha esitato a puntare proprio sul talento di origine cilentane.

Le parole al bacio del tecnico dei felsinei

Nei giorni scorsi, nel pre-gara di Udinese-Bologna, Mihajlovic aveva già aperto le porte ad un possibile esordio di Antonio Raimondo:
Prima della fine del campionato farò esordire Urbanski che è un 2004, Amey un 2005 e Raimondo, punta dell’Under 17. Amey si allena con noi da un mese e mezzo e non vedo la differenza con i ragazzi di 24 anni. Vale per lui, per Urbanski, classe 2004, e per Antonio Raimondo dell’Under 17. Da qui alla fine ci sarà spazio per loro, dal primo minuto o a partita in corso. Sono curioso di vederli”.

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