Agropoli, svolta per la posidonia: non più rifiuto speciale

Ernesto Rocco
Posidonia spiaggiata Porto Agropoli

AGROPOLI. C’è una svolta per la gestione della posidonia spiaggiata. Una notizia importante per il comune di Agropoli che da oltre un decennio ha difficoltà a smaltire questa pianta marina, ma anche per tutti gli altri centri del Cilento costiero e dell’intera Penisola. E’ stato infatti approvato un emendamento in Senato grazie al quale la posidonia spiaggiata verrà “inclusa tra il materiale naturale non più conferibile in discarica come rifiuto speciale”.

Posidonia spiaggiata: la proposta in Senato

La proposta è arrivata da Vannia Gava, sottosegretario del Ministero della transizione ecologica.
Grazie a questo emendamento sarà possibile abbattere i costi di smaltimento che nel caso di Agropoli sarebbero comunque ingenti vista la quantità di posidonia che per un decennio è stata accumulata ai margini delle spiagge, fino a creare delle vere e proprie discariche a cielo aperto.

Alghe e difficoltà di smaltimento

Sebbene questa pianta sia sinonimo di buona qualità del mare, oltre a strumento per contrastare l’erosione della costa, le banquette presenti a riva non sono ben viste dai bagnanti. Ecco perché comuni e stabilimenti balneari sono chiamati a rimuoverle.

La normativa, però, fino ad oggi presentava molti limiti nelle modalità di agire. Con l’emendamento sottoposto dal segretario Gava sarà possibile riutilizzare la posidonia senza doverla necessariamente smaltire in discarica. Bisognerà ora attendere la conclusione dell’iter legislativo.

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