Inchiesta a Casal Velino: nessuna misura cautelare per Giordano e due tecnici

Redazione Infocilento

CASAL VELINO. Nessuna misura cautelare per Domenico Giordano (vicesindaco), Domenico Pinto ed Angelo Gregorio (dipendenti comunali). Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta della Procura che chiedeva il sequestro di beni per 5 milioni di euro per presunte anomalie riscontrate nell’ambito di un finanziamento per l’area Pip concesso dalla Regione Campania al Comune di Casal Velino per 5 milioni di euro.

In particolare venivano contestate alcune dichiarazioni rese dall’Ente e finalizzate a raggiungere i punteggi necessari all’ottenimento del finanziamento.

Giordano (difeso dagli avvocati Vincenzo Maiella e Felice Lentini) Pinto (rappresentato dall’avvocato Gianluca D’Aiuto) e Gregorio, tramite le loro difese sono riusciti a smontare l’accusa di truffa ai danni della Regione Campania e a confermare che il Comune aveva tutti i requisiti dichiarati.

Pertanto il Riesame ha respinto la richiesta relativa al sequestro di beni ai danni degli indagati per una cifra pari al finanziamento regionale che era stato concesso al comune cilentano e versato in due tranche, la prima da tre e la seconda da due milioni di Euro.

Il procedimento penale rientra nell’ambito dell’indagine portata avanti dalla Procura di Vallo della Lucania che vede coinvolte 11 persone, accusate, tra l’altro, di corruzione e abuso d’ufficio. Tra gli indagati ci sono amministratori e dipendenti del Comune di Casal Velino, tra cui il sindaco Silvia Pisapia; quest’ultima è sottoposta al divieto di dimora. Su di lei il Riesame si pronuncerà il prossimo 9 aprile.

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