Il ricordo di Luigi Russo, il saprese che sfidò Maradona

Francesco Lombardi

Ieri si è spento in Argentina il più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Un campione genio e sregolatezza, di quelli che hanno fatto innamorare del calcio più generazioni e più tifosi, non solo quelli di Napoli e Argentina.
C’è un saprese – l’unico – che ha giocato contro di lui ai tempi in cui militava nell’AC Milan in due occasioni: Luigi Russo. Campionato di Serie A 1985/86, Napoli-Milan 2-0 e Milan-Napoli 1-2 (con il secondo gol del Pibe de Oro).

“Che emozione – dice Russo – due partite che ricordo perfettamente, perchè giocavo contro il più grande, contro il Dio del calcio. Io che avrei pagato non uno, ma cento biglietti solo per vederlo giocare in quel momento avevo l’opportunità di contrastarlo in campo, di vederlo sul serio con il pallone tra i piedi. Una magia, una poesia

Il ricordo di Russo è più emozionante. “Ricordo che il nostro allenatore Liedholm in conferenza stampa disse ai giornalisti che gli chiedevano come il Milan avrebbe marcato Diego «non faremo nessuna gabbia, perchè è troppo bello vederlo giocare». Era un modo per sdrammatizzare e per rispettare l’avversario, ma era ovvio che eravamo preoccupati dal suo genio. In campo svariava in ogni angolo, non era per niente facile. Ma ripeto: poter giocare contro di lui è stato un regalo bellissimo della vita”.

Russo in quel campionato giocò sia all’andata a Napoli (il 9 dicembre) che al ritorno a Milano (il 13 aprile), e poi successivamente incrociò Diego di nuovo in campo durante la sua esperienza al Como (ma senza giocare, era in panchina in quella circostanza).

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