Il Cilento piange Francesco Niglio: custode di una tradizione antica

Angela Bonora

Il Cilento piange Francesco Niglio, di Laureana Cilento. Oggi l’ultimo saluto al nonnino centenario che proprio lo scorso aprile, in pieno lockdown, aveva festeggiato il secolo di vita. Era uno degli ultimi cestai del Cilento ed aveva trascorso gran parte della sua vita a San Martino di Laureana Cilento. Ad accudirlo con amore figli Angelo, Concetta e Umberto e i nipoti Francesco, Federica, Roberta, Iolanda, Antonietta, Stefano e Marco. In seguito ad una brutta caduta e a vari ricoveri ospedalieri nei mesi scorsi era andato ad abitare alla casa di riposo “Divino Amore” di Copersito di Torchiara, dove purtroppo è deceduto.

La sua storia è fatta di lavoro e sacrifici. Ha anche partecipato alla Seconda Guerra Mondiale ed è stato prigioniero nel campo di lavoro tedesco di Thorn, in Polonia. I suoi racconti erano pagine di storia e i suoi ricordi sono sempre stati insegnamenti contro le atrocità che i regimi totalitari hanno perpetrato nel corso degli anni.

Francesco Niglio, abile artigiano, Ciccio come tutti lo chiamavano, era riuscito a salvaguardare e a portare avanti un mestiere antico, radicato nel nostro territorio e a farlo diventare, a tutti gli effetti, una preziosa arte che non deve essere dimenticata, quella del cestaio.

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