Vallo in festa per la traslazione del sangue di San Pantaleone

Antonio Pagano
San Pantaleone

VALLO DELLA LUCANIA. Domenica 15 novembre è la ricorrenza della traslazione del sangue di San Pantaleone, patrono della città di Vallo della Lucania e di tutta la diocesi. La traslazione del sangue è un fatto storico in quanto risale circa al 1700. “Nel mese di ottobre 1741 – ricorda il parroco Don Aniello Scavarelli – la Signora Anna Pezzillo di Napoli donava alla nostra Comunità alcune gocce del Sangue di San Pantaleone ricevute dal Clero di Ravello. Domenica 15 novembre celebreremo con gioia la memoria di tale dono. Sarà l’occasione per domandare al nostro Santo Patrono di poter diventare, alla sua scuola, autentica Chiesa missionaria che manifesti il vero volto di Cristo. In questo anno difficile guardi le nostre preoccupazioni, ascolti le nostre accorate invocazioni, ci assista con la sua intercessione”, conclude.

Le celebrazioni sono iniziate ieri con l’intronizzazione della statua del Santo medico e martire e continueranno fino sabato 14 dove alle ore 17.30 si terranno i Solenni Vespri. Nella mattinata di domenica 15, giorno di festa, si svolgeranno tre messe (8.00 – 10.30 e 12.00) mentre nel pomeriggio sarà celebrato il Solenne Pontificale presieduto dal Vescovo Ciro Miniero a partire dalle ore 17.30.

San Pantaleone

Pantaleone (in tutto simile al leone), visse e subì il martirio nella città di Nicomedia, in Bitinia. Medico alla corte imperiale, convertito al cristianesimo dal sacerdote Ermolao, fu denunciato dai suoi colleghi all’imperatore Diocleziano, che lo fece decapitare dopo atroci torture il 27 luglio del 305. Il culto in suo onore si diffuse sia in oriente sia in occidente. Nel medioevo fu annoverato tra i quattordici Santi ausiliatori.
In oriente è venerato come uno dei medici anàrgiri (che esercitavano la professione senza compenso) ed è conosciuto con il nome di Pantaleemon (tutto misericordia), nome che lo stesso Cristo gli avrebbe dato durante la passione, per il generoso perdono offerto ai suoi torturatori. A lui è intitolata la chiesa principale del Monte Athos.
A Vallo della Lucania la devozione per il Santo Medico e Martire fu certamente introdotta dai monaci basiliani del monastero di S. Maria di Pattano. Con l’erezione della Diocesi nel 1851, S. Pantaleone ne divenne il protettore principale, e la sua chiesa di Vallo della Lucania fu elevata a Cattedrale. In essa è custodito il busto reliquiario ligneo, rivestito di argento, e la reliquia del Sangue, prelevato dall’ampolla conservata nel Duomo di Ravello.
La solennità liturgica di S. Pantaleone ricorre il 27 luglio, anniversario del suo martirio, mentre la festa della traslazione della reliquia del Sangue si celebra la penultima domenica dell’anno liturgico.

Foto in evidenza: Giuseppe Palladino

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