Al via venerazione del corpo di Carlo Acutis: era originario del Cilento

Costabile Pio Russomando
Beato Carlo Acutis

“Consentire a più persone un momento di raccoglimento davanti alla tomba di Carlo Acutis, sia prima che dopo la beatificazione del 10 ottobre nella Basilica superiore di San Francesco”. Con questa motivazione il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, spiega l’esposizione del corpo del Venerabile Carlo Acutis a partire da oggi all’interno del Santuario della Spogliazione, ad Assisi, e al termine della celebrazione della Messa da lui presieduta.

“Il giorno della beatificazione – precisa – porteremo nel luogo della celebrazione una reliquia, ma il suo corpo resterà sempre qui fino al 17 ottobre”. Nello stesso arco temporale, la diocesi ha organizzato un ricco calendario di appuntamenti sulla figura di Carlo Acutis scandito da preghiere, celebrazioni liturgiche e momenti di animazione culturale.

Un momento di fede importante anche per il Cilento, terra di cui era originaria la famiglia. Lo stesso Carlo Acutis era molto legato al santuario di San Mauro La Bruca.

Chi era Carlo Acutis?

Ma chi era Carlo Acutis, che a breve sarà annoverato tra i beati della Chiesa Cattolica e che papa Francesco ha nominato nella sua recentissima esortazione rivolta ai giovani di tutto il mondo? Carlo è morto il 12 ottobre 2006 a soli 15 anni per una leucemia fulminante, ma ha lasciato, tra chi lo ha conosciuto, una fama di santità, che oggi si è diffusa nei 5 continenti.

Questo giovane dei nostri tempi, genio dell’informatica, amante dello sport, degli animali, viveva una fede gioiosa e contagiosa, che lo portava a partecipare ogni giorno alla santa messa per incontrare Gesù e riceverlo nella santa comunione e stare con lui in adorazione. Il suo slogan: l’Eucarestia è la mia autostrada per il cielo. Realizzò sul web una mostra dei miracoli eucaristici, che ha fatto il giro del mondo. Aveva attenzione per i poveri, i senza fissa dimora, i bisognosi, ai quali portava cibo e indumenti.

Ai suoi coetanei testimoniava la sua fede e diceva: tutti nasciamo come originali, ma la maggior parte finisce per vivere come fotocopie.

Carlo Acutis: le sue origini cilentane

Questo giovane, che sarà certamente proclamato patrono del Web, veniva sempre nel Cilento, essendo la mamma, Antonia Salzano, originaria di Centola. In estate Carlo, con la famiglia, da Milano veniva a Centola-Palinuro, e ha sempre visitato il Santuario Eucaristico di San Mauro La Bruca, che egli, tramite la mostra, ha fatto conoscere nel mondo intero. Vogliamo ricordare allora questo giovane per questo legame profondo col Cilento, pensando che si creerà un legame altrettanto profondo tra i cilentani e lui, il giovane che diceva: non io, ma Dio e che sta diventando uno dei santi moderni più amati ed invocati in tutto il mondo.

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