Rendere il Cilento accessibile Christian D’Urso scrive all’Ue

Carmela Santi

Nel campo della politica sociale, l’Unione europea coordina le politiche degli Stati membri e li incoraggia a scambiare le buone prassi nell’ambito dell’inclusione sociale. Tuttavia, i governi dei paesi dell’Unione europea sono i principali responsabili dell’elaborazione delle politiche sociali. Spetta agli Stati membri decidere sui loro sistemi di protezione sociale attraverso la legislazione nazionale”. È la risposta arrivata a Cristian D’Urso dal Parlamento Europeo. Il giovane l’11 settembre si era rivolto all’onorevole David Maria Sassoli, Presidente del Parlamento europeo nella speranza di veder finalmente riconosciti i suoi diritti. Ovvero rendere l’area protetta del Cilento e Vallo di Diano più accessibile si diversamente abili. Cristian ha 29 anni e dalla nascita convive con una grave disabilità motoria. La lettera inviata dal Parlamento Europeo in pratica dove poco. “È più una non risposta” ribadisce Cristian che aveva già inviato una lettera al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al Ministro alle pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Dal primo ha avuto una parziale risposta, dal secondo ancora attende.

Intanto il Parlamento Europeo gli ha ribadito “Vorremmo segnalare che la Commissione europea è l’Istituzione dell’Unione europea incaricata di gestire le politiche e assegnare i finanziamenti dell’Unione europea. Inoltre, a livello dell’Unione europea, la Commissione europea garantisce, insieme alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, che il diritto dell’Unione europea sia correttamente applicato in tutti i paesi membri. Potrebbero essere di Suo interesse la pagina web della Commissione europea dedicata alle persone con disabilità come pure la pagina web Strategia europea sulla disabilità 2010-2020”.

Cristian andrà avanti nella sua battaglia. Il giovane originario del Cilento, il papà è di Montano Antilia, non ha intenzione di arrendersi.

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