Sala Consilina, allarme furti: ronde notturne

Redazione Infocilento

Sala Consilina, via Deserte, è quasi mezzanotte, l’aria ha un odore reso acre dal fumo di un incendio che da giorni sta devastando la montagna che sovrasta il quartiere, un uomo di mezza età è fermo ad uno dei due incroci della strada, ha il viso tirato dopo una giornata trascorsa a spaccarsi la schiena nei campi, con circospezione guarda le persone che si trovano nelle auto di passaggio. Non è un pazzo, è solo un uomo esasperato dai continui furti messi a segno nella zona quasi ogni notte, a casa sua i ladri sono stati già due volte. E’ una sorta di anticamera del checkpoint che, chi passa in auto, troverà dopo poche centinaia di metri dove, alle persone mai viste prima in zona, verrà chiesto chi sono e dove sono dirette.

Dopo pochi minuti passa una utilitaria, a bordo c’è uno dei residenti della zona, a quest’ora dovrebbe essere già a letto da tempo, è un operaio e per lui la sveglia suona alle 5 ogni mattina, ma da due settimane per lui, così come per tante altre persone del quartiere, la notte è diventata uguale al giorno e nella testa e nel cuore albergano solo la rabbia, la paura e la voglia di prendere e assicurare alla giustizia chi ha trasformato un’oasi di pace in un luogo dove la tranquillità è diventata un ricordo.

“Non dormo da due settimane – dice l’operaio dopo aver abbassato il finestrino della sua auto – e non dormirò fino a quando non avrò preso questi bastardi”.
Non è da solo, ci sono altre persone in giro, in auto e a piedi, con un solo desiderio, non quello di farsi giustizia da sé, ma fare in modo che i ladri finiscano in galera e ci restino, cosa improbabile, a lungo. Via Deserte e via Viscigliete sono le zone predilette dai malviventi.
Tutti collaborano per potersi riprendere la pace persa, anche i cani, e sono proprio loro ad avere un ruolo importante in questa caccia a quelli che sembrano essere fantasmi piuttosto che esseri umani: entrano in azione, colpiscono e quando sembra che sia la volta buona per acciuffarli spariscono nel nulla per poi ricomparire nella notte seguente.

Da qualche minuto è scoccata l’una di notte, si sente il latrato di un cane, poi di un altro e dopo poco di un altro ancora. Ai latrati seguono dei fischi, è il segnale che sono tornati e sono da quelle parti, forse è la volta buona, le persone che sono di ronda si dirigono tutte verso lo stesso punto, qualcuno avvisa le forze dell’ordine, si sente un fruscio, stanno scappando attraverso un vallone, si stanno facendo strada tra i rovi, la speranza di averli presi dura solo pochi secondi, cala il silenzio. Sono spariti di nuovo, un’altra notte in bianco, l’ennesima, si avvia verso l’alba.

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