Policastro: in discoteca niente baci, se siete gay

Manuel Giudice

Policastro Bussentino,1920… Ah no?!Non si direbbe se lo chiedessimo ai due ragazzi vittime del grave (e a voler essere contenuti) episodio che sarebbe avvenuto lo scorso sabato in una discoteca del Golfo di Policastro. Riportiamo i fatti come descritti in un post su Facebook:

“Questo post è uno sfogo. Senti di aver fatto tanti passi avanti, ti senti libero ma spesso la realtà viene a darti uno schiaffo. Due giorni fa eravamo a una serata all’aperto a Policastro e un bodyguard ci ha separato mentre ci baciavamo. Nessuno schiaffo. Un corpo che si è intromesso nella nostra intimità, brutalmente. A niente è servito dirgli che siamo congiunti, che viviamo insieme. Dovevamo stare distanti. Mentre decine di altre coppie si abbracciavano indisturbate. Siamo andati a parlare con i responsabili della serata che ci hanno fatto rimbalzare da un nome a un altro. Allora siamo andati a raccontare tutto al dj e gli abbiamo chiesto di lanciare un messaggio sul rispetto dell’amore. Lui ci ha risposto con un cenno della mano: andatevene. Siamo usciti dal lido, eravamo incazzati, stremati e disgustati a tal punto che abbiamo vomitato entrambi. Ci siamo retti la fronte a vicenda. Poi ci siamo messi a guardare il mare. È arrivata l’alba. E tutto è sembrato più sopportabile. Perché? Forse perché il sole sorge per tutti, anche per noi.
Una cosa voglio dire. Mentre tutti urlano che la legge contro l’omobitransfobia è un reato, io dico che questa legge per noi è uno strumento di libertà, di dignità, di difesa contro i milioni di atti quotidiani di coloro che si sentono in diritto di dirci che non possiamo essere chi siamo. Tutto qui. Semplicemente. Buona estate.”

Ogni commento sull’ accaduto appare superfluo, tuttavia la mortificazione cresce a pensare che l’accaduto riguarda un gruppo di ragazzi, non vecchi bigotti all’ antica, ma giovani di mondo, da cui non ti aspetteresti mai un atteggiamento del genere. Allo sfogo delle vittime si è unito il Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato che ha affidato al social network il suo messaggio di vicinanza:

“Sono venuto a conoscenza oggi dell’episodio successo sabato sera a Policastro. Il nostro comune, che ho sempre voluto soprannominare come “ La città del futuro”, racchiude nella sua definizione tutta la mia voglia di far crescere e rendere sempre più vivibile la mia Terra. Mi dispiace per quello che è accaduto ed invito i ragazzi a continuare a vivere o soggiornare in questi luoghi meravigliosi, terra di accoglienza ed ospitalità. Ritengo vergognosi i commenti di coloro che hanno provato a strumentalizzare questa vicenda provando ad infangare le persone perbene che popolano il nostro territorio, che stanno mostrando la loro vicinanza per l’accaduto e che non vedono l’ora di riaccogliervi. Un forte abbraccio!”

Forse lo staff del locale non avrà avuto il tempo di ascoltare l’ingiustizia subita da una coppia di ragazzi, ma a costoro vorrei ricordare le parole del premio Nobel Desmond Tutu: “Se ti mantieni neutrale in situazioni di ingiustizia, hai scelto di stare dalla parte dell’oppressore!”.

Il post del giovane turista si conclude con una richiesta di riflessione sul dibattito politico nazionale che vede la possibilità di una legge contro l’ombiotransfobia. Non possiamo prevedere quale sarà il risultato dei lavori dei legislatori, ma possiamo unirci ai ragazzi in quel conato di vomito causato dalla tanta tristezza per un mondo dov’è richiesto tanto, troppo coraggio, solo per amarsi.

Condividi questo articolo
Exit mobile version