Arco Naturale: prosegue l’iter per l’avvio dei lavori

Ernesto Rocco
Arco Naturale di Palinuro

CENTOLA. Presto l’Arco Naturale di Palinuro potrà tornare all’antico splendore. Probabilmente già la prossima stagione estiva i turisti potranno sdraiarsi, dopo anni di attesa, sull’esclusiva e raffinata spiaggia posta ai piedi della struttura monumentale in località Mingardo.
Durante la visita del Governatore Vincenzo De Luca a Palinuro, infatti, il sindaco Carmelo Stanziola ha rivelato che l’Ente ha approvato il progetto definitivo che domani sarà esaminato dalla commissione composta dagli enti competenti. Si avvia a conclusione, quindi, l’iter progettuale.

Il progetto per l’arco naturale

L’intervento di consolidamento, risanamento conservativo e ambientale dell’arco naturale è stato oggetto di un accordo di programma stipulato nell’ottobre del 2018 a Palinuro alla presenza del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Hanno firmato il protocollo anche la Regione Campania, l’Autorità di bacino distrettuale, l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e il Comune di Centola che gestisce l’iter progettuale.

Il finanziamento

Il progetto di risanamento dell’arco naturale si articola in due lotti funzionali. Già esistente un finanziamento di 5 milioni di euro per restituire dignità al monumento naturale patrimonio Unesco.

L’arco naturale: un

Un tempo, con le «francesine» ospiti del club Mediterranee, l’arco naturale riusciva ad attrarre e incantare turisti nazionali e internazionali.

Negli ultimi anni lo scenario è stato non poco diverso, con la spiaggia dei vip interdetta da reti metalliche e cartelli di divieti. Eppure il fascino dell’imponente struttura è rimasto invariato. In tanti, nonostante i divieti, non hanno rinunciato ad un tuffo nei pressi dell’Arco. Del resto il monumento ha continuato a fare bella mostra di sé sulle foto.

Gli esperti di marketing, da buon intenditori, hanno continuano a promuoverlo: «Un gioiello di Palinuro, luogo magico, perso nel tempo e nella storia, oltre che nella leggenda».

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