Agropoli: stasera chiusura del Lungomare, tra polemiche e perplessità

Ernesto Rocco

AGROPOLI. Questa sera alle ore 20 chiude il Lungomare San Marco. Un esperimento fortemente voluto dal sindaco Adamo Coppola per assecondare la volontà di alcuni titolari di attività.
Baristi e ristoratori chiedevano di avere a disposizione ulteriori spazi per posizionare tavoli e sedie. Ciò anche in considerazione dell’emergenza covid in atto e delle regole sul distanziamento sociale che hanno imposto una limitazione dei posti a sedere all’interno dei locali.
La proposta del sindaco ha però diviso cittadini e amministratori. Alcuni l’accolgono con favore poiché trasformare il Lungomare in una zona a traffico limitato permetterebbe il passeggio e favorirebbe bar e ristoranti. Ma le perplessità superano di gran lunga i potenziali vantaggi ed emergono tra residenti e titolari di attività, non solo del Lungomare ma anche delle vie limitrofe e del centro.

Chiusura del Lungomare: le perplessità

I motivi sono molteplici. In via Risorgimento, ovvero la strada che precede il Lungomare, temono che l’isola pedonale determini la crisi del commercio, come del resto è avvenuto già in Piazza Vittorio Veneto e Corso Garibaldi.

Qui il mancato passaggio delle auto ha portato all’isolamento della zona, alla diminuzione dell’offerta commerciale e alla chiusura di numerose botteghe, alcune delle quali storiche. Tutto ciò è accaduto senza che nessuna amministrazione riuscisse a trovare le adeguate soluzioni. Bocciata anche la proposta di riaprire al traffico il centro, avanzata con forza da taluni negozianti.

La conseguenza è che oggi il centro cittadino vive unicamente nel periodo estivo e la chiusura del Lungomare, secondo qualche commerciante, potrebbe far sì che molti utenti si trasferiscano in quella zona, dando il definitivo colpo di grazia.

Assenza di parcheggi e vie alternative

Ma i problemi sono anche di altra natura: parcheggi e strade alternative inadeguate. Aspetti, questi, che hanno indotto anche la Polizia Municipale a manifestare perplessità. Il test di questa sera potrebbe anche funzionare considerate le poche presenze, ma cosa accadrà d’estate quando Agropoli registra il sold out?

Basti pensare agli esperimenti effettuati durante le passate edizioni della Notte Blu. Ingorghi e assenza di parcheggi hanno paralizzato non solo il Lungomare ma anche le vie limitrofe. Problemi, questi, che restano tutt’ora irrisolti. Per superare il Lungomare è necessario infatti attraversare un ponticello ferroviario che spunta su via Padre Giacomo Selvi, dove si può transitare solo a senso unico alternato viste le ridotte dimensioni.

In occasione della notte blu erano stimati tempi di quasi 30 minuti (causa traffico) per arrivare da Agropoli a Capaccio Paestum. Il sindaco Coppola ha chiarito che questo è il tempo normale di percorrenza del Lungomare durante l’estate, ma di fatto la sua stima è apparsa ai più eccessiva. Anche con il traffico causato dalla movida per attraversare San Marco e via Risorgimento in auto ci si impiegano circa 15 minuti, ovvero la metà del tempo cronometrato dal primo cittadino.

Ma c’è anche un’altra questione, quella dei parcheggi.. Al momento, infatti, è a ridosso di via Padre Giacomo Selvi l’unica area di sosta gratuita; l’altra, in via Voso, ha dimensioni ridotte. Infine c’è piazza Gallo dove il parcheggio è a pagamento.

I problemi alla viabilità

Il rischio è che anche le arterie adiacenti San Marco e via Risorgimento vengano intasate. Molti cittadini di queste zone si mostrano favorevoli all’isola pedonale che permetterà loro di passeggiare in piena tranquillità, ma al contempo non vogliono vivere il disagio del traffico sotto casa.

Malumori emergono anche da parte di chi è residente proprio sul Lungomare e deve rientrare in casa con il proprio mezzo, per non parlare dei timori qualora si verifichino situazioni di un’emergenza.

Insomma la chiusura del Lungomare crea più di un dilemma.

Chiusura del Lungomare: le regole

Ma come funzionerà la chiusura del Lungomare? L’isola pedonale interesserà tutta la zona a partire da via Voso e fino a via della Lanterna. Si chiude dalle 20 alle 2. Primi due weekend di prova poi a luglio chiusura tutte le sere.

Il vero esperimento si avrà nel lungo periodo per quanto riguarda le ripecussioni sul commercio, come del resto avvenuto nel centro cittadino. Qui ad un iniziale incremento delle presenze è conseguita una crisi senza fine; per quel che concerne la viabilità potrebbero già esserci i primi disagi ma sarà con l’aumento delle presenze, tra luglio e agosto, che si potrà vedere se l’idea del sindaco Coppola risulterà vincente.

Il primo cittadino si gioca molto con questa proposta: riuscirà a risollevare la sua popolarità che ha registrato un’impennata durante il lockdown per poi sprofondare nuovamente o rischia una bocciatura? Lo diranno i fatti, probabilmente non questa sera.

Di certo l’idea si chiudere il lungomare entusiasma tantissimi cittadini. Ma quasi tutti quelli favorevoli si fermano all’idea del passeggio libero, senza tenere in conto le conseguenze che porterebbe la chiusura della zona. In un sondaggio lanciato sui social di InfoCilento il 58% degli utenti valuta negativa la proposta.

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