Agropoli: uno spazio pubblico intitolato a Domenico Chieffallo

Ernesto Rocco

AGROPOLI. Una piazza per Domenico Chieffallo, storico e meridionalista, scomparso nel maggio 2017. E’ quanto ha stabilito la giunta comunale su proposta del vicesindaco Eugenio Benevento.
L’intitolazione di uno spazio pubblico a Domenico Chieffallo, per gli amici Mimì, è stata sollecitata nei giorni scorsi da tre associazioni locali: Il Borgo, Cilento – Ellis Island e Cilentani nel mondo che attraverso una nota indirizzata all’amministrazione comunale di Agropoli auspicavano «che il CIlento potesse – a partire dalla sua amata Agropoli – riconoscere il lustro ricevuto dagli studi di Domenico Chieffallo, con l’intitolazione di piazze o vie, da lui percorse instancabilmente alla ricerca di testimonianze e verità documentali che, finalmente, rendessero giustizia ai più deboli, vittime innocenti di una terra allora matrigna, a cui andava – come testimoniano i numerosi scritti – tutta la sua umana solidarietà».

Tra le aree proposte dalle associazioni da dedicare al professore Chieffallo, lo spazio antistante al liceo “Alfonso Gatto”, «sia per la sua giusta collocazione culturale nei pressi di un istituto scolastico, sia per la vicinanza del luogo stesso alla propria abitazione in cui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita artistica e familiare».

Una proposta, questa, che è stata subito accolta dall’amministrazione comunale che ha voluto riconoscere il giusto tributo ad «uno storico di grande spessore ed autore di numerose pubblicazioni sul Cilento e sulla storia dell’emigrazione cilentana, nonché ispiratore del Museo – Casa dell’emigrante cilentano, da annoverare tra i principali studiosi e conoscitori del territorio». Di qui il via libera della giunta che all’unanimità ha accolto la proposta del vicesindaco Benevento.

Nei mesi scorsi anche altri cittadini avevano chiesto l’intitolazione di una piazza o una via a Domenico Chieffallo.

Vissuto ad Agropoli è stato autore di diverse pubblicazioni dedicate anche alla storia della città.Ma il suo nome è dedicato anche ad altre località, Centola su tutte. Qui è stato tra i sostenitori del Museo – Casa dell’Emigrante Cilentano, sorto nel 2014 con l’idea di conservare e tramandare ai posteri la storia del territorio. A lui, inoltre, è intitolato il “Centro Documentazione e Biblioteca” del comune cilentano. Autore di diversi studi su Sanseverino di Centola, anche questo luogo potrebbe presto avere un museo a lui dedicato.

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