FOTO | Agropoli: il fossato del castello trasformato in discarica

Ernesto Rocco

AGROPOLI. Il fossato del castello angioino – aragonese trasformato in una discarica abusiva. Uno dei luoghi più suggestivi della città, nonché un’area di grande valore dal punto di vista storico-archeologico, deturpato da incivili. Le segnalazioni erano già arrivate nelle scorse settimane, quando, durante il lock-down, qualcuno immaginando di non essere scoperto aveva deciso bene di gettare ai piedi delle mura perimetrali del castello residui edili. Episodi, questi, che si sono ripetuti negli ultimi giorni con ancora più frequenza.

Nell’area adibita a parcheggio sono stati gettati cumuli di rifiuti, alcuni di questi addirittura abbandonati ai piedi degli ulivi secolari con il rischio di provocarne la morte.

Un danno notevole per la città, non solo perché il castello con l’approssimarsi dell’estate sarà meta di turisti, ma soprattutto perché proprio l’area adibita a parcheggio, di proprietà del Mibact, conserva nel sottosuolo importanti reperti (presente un villaggio greco del VII secolo a.C. ed uno protostorico del XI-X secolo a.C.) tanto da essere già stata in passato oggetto di scavi che hanno portato alla luce notevoli testimonianze della storia agropolese più remota.

Nei mesi scorsi un gruppo di associazioni chiese al comune di Agropoli di recintare la zona per tutelare sia il sito archeoologico che gli ulivi secolari presenti all’interno, ma oggi nulla è stato fatto e così l’area est del fossato del castello si è tramutata in una microdiscarica dove incivili, nonostante la presenza di telecamere, abbandonano i rifiuti certi di non essere scoperti.

Sebbene dal Comune garantiscano opere di bonifica resta il problema della scarsa attenzione per uno dei luoghi più importanti del territorio dove già in passato si erano registrati episodi simili.

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