Chiusura Lungomare di Agropoli, Malandrino: disastro annunciato

Redazione Infocilento
Emilio Malandrino

“Ennesimo disastro annunciato per Agropoli ad un commercio già in crisi profonda prima dell’emergenza coronavirus. Arriva l’ennesima genialità di questa amministrazione che, dal punto di vista economico-finanziario, in perfetto prosieguo al decennio Alfieri, ha portato le casse dell’Ente alla situazione più disastrosa della storia repubblicana e di conseguenza ha accompagnato l’economia della città, già provata da un tracollo nazionale, nel baratro più profondo”. Esordisce così Emilio Malandrino, coordinatore di Forza Italia

Secondo l’ex consigliere “Oggi il Sindaco di Agropoli  si inventa la panacea  della chiusura del lungomare dicendo di essersi confrontato anche con una serie di operatori del settore ( quali?) che sarebbero d’accordo a tale soluzione – prosegue – Vorrei ricordare al Sindaco di Agropoli, già mio ex  collega di partito, ex alleato consigliere comunale  contro le amministrazioni di centro-sinistra, già coordinatore giovanile  del Partito (F.I.) e poi coordinatore locale; legittimamente, poi, transitato al PD di Franco Alfieri, dove ha fatto la sua scalata Politica verso la guida della Città che, dopo aver con grande affetto condiviso un lungo percorso con lui,  nella speranza di aver contribuito in parte alla sua Formazione umana e politica, negli anni successivi, probabilmente,  ha imparato, a differenza di una area politica aperta al confronto, al dibattito, alle, seppur controverse , dibattute discussioni, si prendevano decisioni condivise, democratiche, equilibrate e sicuramente nella direzione più utile per la comunità, prendo  atto che oggi, proseguendo le modalità degli ultimi anni di amministrazioni, le decisioni, soprattutto quelle che toccano l’intera sensibilità e non solo dei cittadini, vengono prese con una  discutibile condivisione senza essere portate ad un tavolo di concertazione, ad una pubblica assemblea con TUTTI i rappresentanti dei settori interessati, senza valutazioni di esperti e di autorità preposte del settore”.

Secondo Malandrino su un distretto così delicato andrebbero valutate preliminarmente due condizioni: “Quali conseguenze porterebbe una chiusura del traffico sul Lungomare rispetto ad una viabilità alternativa inesistente del tutto o quasi, ma certamente non idonea ad assorbire il traffico che andrebbe a svilupparsi di conseguenza; quali conseguenze avrebbe, come ricaduta, per tutte le attività commerciali ( ristoranti esclusi ) che insistono sul lungomare e soprattutto su quelle che vanno dalla rotatoria  angolo Alcide de Gasperi  (Farmacia Cantalupo)  a salire verso il centro in direzione  Via de Gasperi, via Piave, Corso Garibaldi, Centro storico, Via Pio X ; dove esistono le altre ( poche ) attività commerciali che ancora, con grandi difficoltà, con grande sacrificio, ed oggi più di ieri, con enormi sforzi  e rischi economici,  dovrebbero affrontare il futuro ed il dopo- emergenza. Tutto ciò, caro Sindaco,  darebbe il colpo finale a tante attività già in coma profondo prima dell’emergenza coronavirus che oggi stanno per ritentare  affannosamente di rimettersi   in gioco a fronte di una situazione già enormemente compromessa”.

“Il transito e l’arrivo di eventuali clienti, con questa scelta scellerata, avrebbe fisiologicamente un ulteriore calo del 70/80 %  degli  ipotizzabili avventori, determinando così la chiusura certa  di tante altre attività, oltre a quelle già chiuse precedentemente,  nei mesi a seguire  alla nuova disposizione di traffico”, osserva Malandrino che poi lancia un monito al sindaco Coppola: “non faccia questa ulteriore scelta nefasta, si consulti anche con qualcuno più saggio, con maggiore esperienza, con maggiore competenza, e trovi delle soluzioni alternative anche per aiutare, laddove possibile , quelle attività di ristorazione che ne hanno necessità, senza stravolgere una situazione già precaria e legata ad un sottile equilibrio. Si consulti magari anche  con il suo Padrino Politico – dice provocatoriamente – sono certo che verrà anche da lui invitato a riflettere e, se vuole, come ha fatto per San Marco, faccia una ulteriore passeggiata per le strade di Agropoli verso il centro che le ho su indicato, venga, se ritiene, a confrontarsi, dove e quando vuole, con il massimo rispetto istituzionale e con la comprensibile dote di umanità legata alla sua storia passata, anche con il sottoscritto, se lo ritiene anche pubblicamente,  per avere un ulteriore contributo di idee, lo faccia prima di prendere decisioni affrettate”.

“Agropoli ha bisogno di soluzioni ponderate, di risposte giuste, di aiuti concreti e per tutti – prosegue – lo faccia anche per difendere il suo operato di questi ultimi mesi che, devo darle atto, così come nel mio stile che lei ben conosce , ho molto apprezzato e, sicuramente le ha fatto guadagnare stima e gratitudine, non lo bruci con decisioni sballate ed inefficaci se non rovinose per tanti. Le prossime elezioni sono molto più vicino di quanto Lei immagina, e quest’ultima azione potrebbe aiutarla ad uscire ancora prima e meno decorosamente da un percorso politico-amministrativo che, a mio avviso, vede Lei e la sua parte politica in assoluto declino e certamente soccombente al  prossimo appuntamento elettorale”.

“La Comunità, forse Lei non lo avverte, ma le assicuro che è verosimile quanto le dico, ha voglia di voltare  pagina, ha voglia di una ventata di amministratori nuovi e più vicini alla gente – conclude Malandrino – Vorrei, con tutto il cuore, che in un prossimo futuro, come amministratore, fosse ricordato come colui che ha gestito con forza, entusiasmo, coraggio e determinazione l’emergenza coronavirus, almeno deporrebbe le armi con dignità e rispetto, non altro. Mi ascolti, non faccia ulteriori passi sbalgiati”.

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