Controlli ad Agropoli, l’accusa: “Caccia all’untore e processi mediatici”

Carmela Di Marco

AGROPOLI. Polemiche sui controlli ad Agropoli. «Non è accettabile cedere alle manie di protagonismo e ai deliri securitari di qualche irresponsabile rischiando di scatenare le ansie e le preoccupazioni di chi già è vessato da un periodo di enorme difficoltà sociale, contro un nemico inesistente individuato in un punto lontano e non ben identificabile di una foto sbattuta sulle principali pagine social che raccolgono i cittadini agropolesi». Accuse, queste, che arrivano da Potere al Popolo.

Controlli ad Agropoli: Potere al Popolo accusa

Al centro delle polemiche i controlli ad Agropoli effettuati tramite il drone. Se questi per molti si sono rivelati un valido strumento per controllare il territorio, dall’altro è la gestione a finire sotto accusa poiché le immagini finirebbero poi anche on line. «Sui social network in queste ore c’è chi prova a scatenare vere e proprie psicosi di massa mostrandosi in foto con i suoi droni che sorvolano la città e segnalando i cittadini in circolazione quartiere per quartiere – spiegano da Potere al Popolo – La nostra città è riuscita a difendersi dai pericoli di un contagio ancora più esteso grazie alla responsabilità di tutti i cittadini che da mesi stanno rispettando tutte le precauzioni adottate dalle istituzioni».

Richiesta al Comune: chiarisca la situazione

Secondo il partito una situazione inaccettabile. «In una fase particolare e difficile come quella che stiamo vivendo in questi giorni, ci sarebbe bisogno di essere solidali e uniti tra di noi. Basta giocare a guardie e ladri. E’ tempo di ripartire dal lavoro, dai diritti sociali, dalle nostre vite normali».

Di qui l’appello all’Amministrazione Comunale di Agropoli: «chiarisca immediatamente questa situazione e fermi queste ridicole derive securitarie», concludono da Potere al Popolo.

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