Sassano, la scelta di Pellegrino: indennità per aiutare i cani randagi

Ernesto Rocco

Ancora una volta il sindaco di Sassano ha scelto di rinunciare all’indennità. Questa volta i soldi risparmiati sono andati all’associazione “Qua la Zampa Effe”, che da anni si occupa di accudire i cani randagi e quelli abbandonati sul territorio.

Un modo per aiutare i volontari che in questo periodo di emergenza hanno pochi aiuti. Con i soldi ricevuti potranno acquistare alimenti e antiparassitari, nonché sottoporre i randagi a cure o interventi di sterilizzazione.

Ad inizio mese l’amministrazione comunale di Sassano decise di rinunciare all’indennità per acquistare delle mascherine per il personale degli ospedali.

“Il contributo – ha spiegato il primo cittadino – è rivolto all’acquisto di alimenti e di tutto quanto serve ai volontari autorizzati che prestano la loro opera, per alimentare o assistere gli animali e per occuparsi dei cani di quartiere, in particolari dei cani randagi sterilizzati e reimmessi nel Territorio. In seguito alle misure restrittive per l’emergenza da covid-19, è venuto a mancare il supporto dell’assistenza volontaria per i cani randagi, in particolare di quelli sterilizzati e reimmessi nel Territorio, determinando non solo condizioni di carenza di cibo per gli stessi, ma anche rischi di carattere sanitario per la mancanza di trattamento antiparassitario. Una Comunità civile quando tra le priorità c’è anche quella di garantire il benessere animale, pertanto tale intervento vuole supportare quel mondo del Volontariato, che si occupa della tutela degli animali, al quale dobbiamo esprimere sempre infinita gratitudine”.

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