La ripartenza del mondo del calcio dilettantistico resta legata a tanti dubbi. Difficile capire se e quando ripartirà la stagione, sospesa ad inizio marzo. Grosso scetticismo trapela anche dai vari protagonisti, calciatori, allenatori e dirigenti vedono ancora grosse nubi all’orizzonte. Abbiamo raggiunto, per tastare il polso in casa Buccino Volcei, il presidente Gaetano Del Chierico, che ci ha concesso qualche battuta sul difficile momento. La formazione salernitana si è dimostrata una delle rivelazioni del gruppo B d’Eccellenza.
Il presidente Del Chierico sul difficile momento
«L’emergenza sanitaria in corso rappresenta un fattore imponderabile, che ha stravolto il nostro quotidiano abbattendosi in maniera dirompente sulle nostre famiglie, sulle nostre attività, sulle nostre passioni.
Con tanti sacrifici personali e familiari ho costruito un progetto sportivo ambizioso capace di dare risalto e prestigio al Comune di Buccino. È evidente che ora tutto cambia ed il futuro appare meno roseo di quello a cui avrei potuto guardare fino a pochi mesi fa».
Ripresa lo scetticismo del numero uno del Volcei
«I miei ragazzi stanno seguendo un programma di allenamento personalizzato, ma più tempo passa più diminuiscono le possibilità di ripresa del campionato. Personalmente e a malincuore ritengo che la LND debba avere il coraggio di assumere decisioni forti. Chiudere in maniera definitiva i campionati in corso, senza pregiudicare il futuro delle società. Queste dovranno riorganizzarsi e programmare la prossima stagione, molto più difficile per il prevedibile ridimensionamento del budget economico a disposizione. Confido inoltre nel senso di responsabilità dei vertici federali, per quanto attiene ai necessari contributi economici da riconoscere alle società sportive. Ricominciare a giocare? Con quale spirito? Basti pensare alla situazione emergenziale che vivono realtà come Ariano Irpino o Grottaminarda».
La proposta del numero uno del Buccino
«Annullare il campionato potrebbe essere una soluzione. Garantendo per esempio alle prime 10 squadre in classifica il diritto di iscriversi alla categoria superiore ove ne avessero interesse.
Tutte le società potrebbero pertanto riorganizzarsi programmando il futuro. Senza lo stillicidio dell’attesa infinita per la ripresa di un campionato che sarebbe comunque falsato. Il momento storico potrebbe essere l’occasione per riformare il calcio dilettantistico regionale. Introducendo alcune novità regolamentari importanti, quali l’accordo economico scritto con i calciatori. Aggiungerei, poi, una nuova disciplina degli under, in grado di dare visibilità e prestigio al settore giovanile. Al riguardo ho predisposto un progetto di riforma da sottoporre all’attenzione dei presidenti e degli organi federali che possa rappresentare il volano di una pronta ripresa dell’attività sportiva.
In definitiva la mia posizione è drasticamente chiara: annullare il campionato in corso ed il presente incerto per programmare il futuro».