Emergenza coronavirus: “Ospedale di Agropoli sia punto di riferimento”

Costabile Pio Russomando
Ospedale Agropoli

AGROPOLI. L’emergenza coronavirus è ancora in atto. I casi accertati superano quota 1500 e in diverse località anche gli ospedali iniziano ad avere problemi. In particolare in Campania le criticità riguardano la terapia intensiva. I posti sono limitati: 72 tra Avellino e Benevento, 86 a Caserta, 265 a Napoli Centro, 44 a Napoli Sud, 42 a Napoli Nord e 110 a Salerno. In caso di necessità il rischio è che i posti non bastino soprattutto perché i contagiati dal coronavirus hanno necessità di isolamento. La Regione sta valutando interventi straordinari, in particolare nell’area nord del capoluogo partenopeo e nell’attesa c’è chi “candida” l’ospedale di Agropoli ad essere punto di riferimento per questa emergenza.

“Potenziano la struttura per quanto riguarda la prevenzione ed il personale – fanno sapere dal Comitato che si batte per la salvaguardia del presidio ospedaliero cilentano – Può essere un modo anche per far capire che Agropoli è imprescindibile come presidio”.

La proposta sarebbe utile anche in ottica futura: “Facciamo in modo che quando tutto questo passerà (perché presto passerà), l’attuale situazione dell’Ospedale Civile di Agropoli possa essere stravolta in positivo”.

Il nosocomio agropolese, infatti, secondo questa idea, verrebbe dotato dei servizi necessari ad affrontare l’emergenza e li manterrebbe anche successivamente. L’idea, in realtà, appare quanto mai utopica: imporrebbe costi ingenti e tempi lunghi. La Regione stessa sta valutando il potenziamento dei presidi già attivi.

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