Pioppi: il mare inghiotte il pesce “mangia-rifiuti”

Redazione Infocilento

POLLICA. Doveva essere un pesce mangia-rifiuti, un’opera artistica simbolo delle battaglie ecologiste e di buon senso per tutelare il mare e diminuire la presenza di plastica sul litorale. Invece è stato proprio il mare a mangiare a sua volta il “pesce” e con esso la plastica presente al suo interno. Di fatto l’installazione artistica ha avuto l’effetto opposto rispetto a quello per cui era stata immaginata.

Era il luglio scorso quando sulla spiaggia di Pioppi furono posizionati Kappa e Dalì, rispettivamente una tartaruga marina e un pesce mangia-rifiuti, realizzate a cura del collettivo Refuse Factory in occasione del quarto Festival della Dieta Mediterranea di Pioppi (leggi qui). La struttura delle opere era in ferro, rivestita con rete metallica ed elementi decorativi; all’interno erano vuote: avrebbero dovuto raccogliere materiali di scarto quali sigarette esauste e plastica abbandonate sulla spiaggia.

La loro funzione è stata assolta per tutta la stagione estiva: i bagnanti raccoglievano i rifiuti e li gettavano all’interno del pesce e della tartaruga mangia rifiuti. Ad agosto, il primo uso distorto perché qualcuno, in vista della fine della stagione estiva, aveva pensato bene di gettarvi all’interno attrezzature balneari, materassini e sedie che non sarebbero state più utilizzate. Un boccone ghiotto quanto indigesto per il mare. Le mareggiate delle ultime ore, hanno invaso la spiaggia arrivando fino al pesce mangia rifiuti che è stato perfino trasportato in acqua e poi rispedito sul litorale ovviamente senza i rifiuti che vi erano all’interno.

Rabbia e indignazione da parte di cittadini e turisti che durante la stagione estiva avevano apprezzato l’opera e il ruolo che avrebbe dovuto avere. “Qualcuno avrebbe dovuto rimuoverla considerato che le previsioni avevano preannunciato il mare grosso o quanto meno andava svuotata”, dice un residente di Pioppi. “Erano giorni che si segnalava il problema. Purtroppo siamo ecologisti e plastic free solo d’estate”, è l’amaro commento di un altro cittadino.

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